TORINO – Colpi già realizzati a suon di milioni e colpacci prenotati in prestito: sono le “convergenze parallele” di Cairo e Vagnati. Perché se il Torino ha già messo sul piatto 17,5 milioni tra versamenti sicuri e bonus “facili” per arpionare Rodriguez, Linetty e Vojvoda, è anche vero che il presidente e il suo ds stanno continuando anche a lanciare ami in giro per l’Europa, nella speranza di portare a casa in affitto un rinforzo di alto livello. Ballando su più tavoli e su più ruoli. Individuando punti deboli altrui e provando ad allargare le crepe. Stiamo parlando di giocatori già allenati con successo da Giampaolo nella Samp o nel Milan. Difensori, centrocampisti e attaccanti: giustamente, il tecnico non si fa mancare nulla. Piatek. Krzysztof Piatek: 25 anni, nazionale polacco, ex Milan (e Genoa), di professione attaccante. Connotati particolari: goleador da rilanciare. Ecco l’ultimo nome, l’ultima novità, l’ultima indiscrezione, l’ultima sorpresa.
Torino, tempi lunghi sul mercato. Vagnati: “Non dobbiamo avere ansia”
Proprio lui, sì: l’ex centravanti del Diavolo, in rossonero dal gennaio del 2019 dopo un inizio straripante in rossoblù, dall’estate dell’anno prima in poi in un crescendo da primato (19 gol in 21 partite, tra A e Coppa Italia). Il Milan spese un cifrone: 35 milioni più bonus. Ma poi, tra pressioni inedite e difficoltà di squadra, il polacco non riuscì a brillare, di stanza a San Siro: 16 reti (comunque 16, non poche), però in 41 partite complessive, considerando anche l’ultimo semestre in rossonero. Vissuto all’inizio proprio con Giampaolo in panchina. Per 7 volte il tecnico guidò il Milan, tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. E 7 presenze mise assieme Piatek, buttandola dentro in 2 casi. Ma poi lo scorso gennaio, con Pioli da 3 mesi al comando, l’addio da sconfitto. Fatto fuori, con il ritorno al Diavolo di sua maestà Ibrahimovic. L’Hertha Berlino spese 27 milioni per assicurarsi il polacco. Battezzato da un nuovo superingaggio da circa 4 milioni a stagione.
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