E’ una possibilità e lo sarà finché il ragazzo di Vercelli terrà aperta una porta, supportato dall’onnipresente Mino Raiola. Il bis di Moise Kean alla Juventus è un’opportunità potenzialmente ghiotta per tutte le parti in corsa: per i bianconeri, a caccia di una quarta punta da utilizzare non solamente in caso di bisogno e che non occupi uno slot in lista Champions League; per l’Everton, che si è goduto ben poco le prestazioni dell’attaccante (33 presenze, 2 gol e 2 assist a bilancio per complessivi 1025 minuti in campo); per il giocatore, che a Torino ha lasciato un buon ricordo.
Messi non è una possibilità
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Altre variabili
Entrano in ballo altre variabili, slegate dal discorso legato alle singole volontà. Perché gli inglesi, dopo aver investito 27,5 milioni un’estate fa – risparmiandone altri 6 corrispondenti a bonus per obiettivi – non svenderanno un classe 2000 dal carattere particolare, ma tecnicamente assai dotato. E perché la Juventus è alle prese con esigenze di bilancio tali da non potersi permettere spese ingenti a meno di uscite eccellenti dalla rosa di Andrea Pirlo. Per l’appunto: raccontano, soprattutto in Inghilterra, che Aaron Ramsey sia oggetto di interesse e che Carlo Ancelotti di tanto in tanto torni ad informarsi sulla situazione del gallese che al primo anno in bianconero ha lasciato più dubbi che certezze. L’ipotetica partenza dell’ex Arsenal comportebbe non soltanto un discreto risparmio sull’ingaggio – intorno agli otto milioni, premi inclusi – ma anche una sicura plusvalenza giacché il 29enne atterrò a Caselle a parametro zero.
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