A piccoli passi, pur senza affondare ancora il colpo, l’Inter Miami di David Beckham prova ad avvicinarsi a Gonzalo Higuain. La squadra in cui ad agosto è approdato un altro ex giocatore della Juventus, Blaise Matuidi, si sta informando sui punti cardine di una trattativa che non si presenta semplice almeno per due ordini di motivi: il Pipita non ha ancora rescisso il contratto annuale che lo lega al club bianconero con ingaggio da 7,5 milioni netti che alla Continassa rinuncerebbero volentieri a pagargli; la candidatura statunitense non è l’unica sul tavolo del fratello-agente del 32enne attaccante. «Abbiamo ricevuto sondaggi da Inghilterra, Francia, Spagna, Cina, Stati Uniti. Molte proposte, ma nessuna da far tremare le gambe – ha confessato Nicolas Higuain in esclusiva a Tuttosport nell’intervista pubblicata sul giornale di ieri -. Valuteremo con calma, però due cose sono sicure: Gonzalo non giocherà più in Italia e soprattutto non andrà mai al Boca Juniors».
Manca l’intesa sulla buonuscita
Chi cura gli interessi del Pipita, evidentemente, non fa nulla per nascondere la propria delusione, ma al tempo stesso la decisione – totalmente avallata da Andrea Pirlo – di separarsi dal bomber non è stata presa nelle ultime ore e questo lo sanno tutte le parti in ballo. Manca l’intesa sulla buonuscita che la Juventus dovrà versare sul conto in banca di Higuain, mentre al netto dei desideri del giocatore la sensazione è che l’Inter Miami sia al momento la squadra più convinta di prenderlo.
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