Detto che essere prigionieri di un contratto da circa 13,5 milioni di euro a stagione è il tipo di prigionia che sarebbero disposti a sopportare tutti, Paul Pogba si aspettava un’estate più movimentata. Sperava, cioè, che il suo desiderio di ritornare alla Juventus venisse finalmente esaudito, visto che a un certo punto sembravano essercene le premesse.
Qualcosa si era mosso fin da gennaio: grandi manovre per capire se con l’inserimento di una contropartita si poteva rendere attuabile l’operazione. Poi la pandemia e le sue conseguenze economiche hanno gelato tutti, per primo Pogba. La Juventus non è riuscita a trovare un giocatore per mettere in piedi uno scambio secco con lo United. Lo United non ha mai aperto all’idea di fare sconti e ha continuato a chiedere cifre irraggiungibili per i bianconeri (120/130 milioni di euro) per il solo cartellino. E il taglio degli ingaggi imposto dalla situazione economica ha reso lo stipendio di Pogba, pur opportunamente tagliato, incongruente con il piano che sta attuando Paratici.
Nel frattempo, però , nessuna delle concorrenti della Juventus e, in particolare, il Real Madrid, si sono fatte sotto con lo United per Pogba che, quindi, si appresta a iniziare la stagione con la maglia rossa. Senza, tuttavia, aver rinnovato il contratto, come vorrebbe lo United in vista della scadenza, prevista il 30 giugno 2022. Il Manchester ha provato i primi approcci, spinto dalla preoccupazione di farlo avvicinare alla data fatidica. Ma le risposte sono state freddine da parte del giocatore e del suo agente Mino Raiola.
Anzi lo stesso Raiola, qualche giorno fa, ha commentato con un pizzico di ironia: «Di rinnovo stiamo parlando, ma con calma, molta calma. Senza stress». Lui, ovviamente, non ha fretta, anche perché sa benissimo che il suo assistito gradirebbe cambiare aria e che senza il rinnovo diventa molto più semplice esaudire il suo desiderio. Lo scenario che si prospetta è questo: Pogba non firma e arriva a fine stagione con il Manchester. A quel punto si trova a un anno dalla scadenza e la valutazione del suo cartellino scende in modo drastico, anche perché nel 2022 avrebbe 29 anni e potrebbe uscire dallo United con il botto.
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