Weston McKennie sta toccando con mano il sogno juventino, ma lo sta facendo vivere anche a molti americani. Tra questi c’è Gregg Berhalter, il commissario tecnico degli USA. «Da calciatore – racconta l’allenatore statunitense – mi sarebbe piaciuto giocare nella Juventus e sono felicissimo che ci sia riuscito un mio ragazzo. West ha esaudito anche il mio sogno».
Come nasce questa sua passione per la Juventus?
«Sono cresciuto nel New Jersey, vicino a New York, e nel mio Paese c’erano molti italiani nonché tanti tifosi della Juventus. Così ho sempre avuto un debole per i bianconeri: il mio preferito era Antonio Cabrini. Negli anni successivi ho apprezzato molto Ravanelli, Del Piero, Buffon e adesso, naturalmente, Cristiano Ronaldo».
E’ sorpreso che il suo McKennie sia arrivato nella Juventus di CR7?
«No, perché Weston ha grandissime potenzialità, è ambizioso e il fatto che lo abbia preso un club mondiale come la Juventus lo conferma. Sono contento per Weston e fidatevi di me: McKennie stupirà i tifosi juventini, che sicuramente si innamoreranno di lui».
C’è un motivo particolare che glielo fa pensare?
«Weston ha tante qualità: alla buona tecnica abbina un’ottima corsa, una fantastica abilità nella riconquista della palla e un gran tempismo che gli permette di essere prezioso anche in zona gol. E poi è un guerriero buono: è un ragazzo di personalità, ma pure positivo, solare».
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