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Juve, dopo Higuain tre nomi caldi per un risparmio di 25 milioni

Avanti il prossimo, o i prossimi. Il Pipita (Gonzalo Higuain) tipo le ciliegie, all’insegna dell’uno tira l’altro. Questo, quantomeno, è ciò che ci si auspica in casa Juventus laddove – ultimi numeri alla mano – la necessità di smaltire la rosa e ridurre il monte ingaggi si fa sempre più pressante. E pertanto se è vero che una buona vecchia cessione a titolo definitivo rappresenta il non plus (valenza) ultra, è altrettanto vero che piuttosto che niente è meglio un prestito – magari anche biennale come fatto con Romero all’Atalanta – che consenta quantomeno di risparmiare qualcosina.

E “qualcosina”, quando si parla di stipendi in un top club come la Juventus, significa svariati milioni di euro. Il fil rouge (rouge come i bilanci) stagionale si dipana a partire dallo scambio Pjanic-Arthur: ingaggio da 13 milioni lordi contro ingaggio da 10 milioni lordi. Meno tre, non guasta. Poi via Matuidi (8 milioni lordi) e dentro Kulusevski (circa 5 milioni lordi: altro -3. Con Higuain, via dal libro degli esborsi altri 15 milioni lordi (anche se non è detto che il nuoco centravanti bianconero guadagni di meno). Mentre buone probabilità di ulteriore risparmio ci sono grazie a McKennie (si balla tra i 5 e i 6 lordi) che andrà – teoricamente – a sostituire Khedira con i suoi 12-13 milioni lordi a stagione.

I tre nomi caldi

E qui, con Khedira, entriamo nel tema del momento. Sono tre i nomi caldi su cui sta lavorando il direttore generale bianconero Fabio Paratici: il tedesco, appunto, ma anche Mattia De Sciglio e Marko Pjaca. In totale quasi 25 milioni di ingaggi lordi da sostituire con cifre assai più ridotte o comunque (nel caso di De Sciglio) con cifre analoghe ma previa grossa plusvalenza a bilancio.

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Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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