I granata ripartono con una sconfitta ineluttabile soprattutto per la differenza vista nella ripresa: a un discreto primo tempo segue una seconda frazione all’interno della quale il dominio della Fiorentina è netto.
Una sola novità nel Toro che approccia la nuova stagione, rispetto allo scorso campionato: sul settore sinistro del centrocampo c’è Linetty, tra le poche note positive, sempre limitandosi alla fase iniziale della gara. L’intelligenza calcistica del polacco ha da subito un peso, nello sviluppo della manovra granata. Intelligenza, ma anche qualità: delizioso il pallone alzato dall’ex della Samp per Berenguer, che al 22’ calcia secco da centro area, ma trova la risposta a mano aperta di Dragowski. In precedenza, al 18’, la grande occasione per sbloccare il risultato era capitata a Kouamé, perfetto nella scelta di tempo sul cross dalla sinistra di Biraghi, ma impreciso nell’indirizzare la spizzata alla destra della porta di Sirigu. Verso fine frazione il portiere sardo sale in cattedra, prima respingendo ancora su colpo di testa di Kouamé (sul rimpallo Ansaldi rischia l’autorete, buon per l’argentino che il pallone caramboli su Sirigu), quindi rendendosi protagonista di un intervento pazzesco ancora sull’ivoriano (lasciato troppo libero da Nkoulou): l’attaccante viola è tempista nell’incornare un altro preciso assist di di Biraghi, costringendo il numero 39 del Torino a una deviazione sulla linea di porta.
La ripresa si apre con la Fiorentina in gol, giustamente annullato da Abisso a Biraghi per fuorigioco dell’esterno sinistro. Al 16’ la potenziale opportunità per il Toro è enorme, quanto la sciocchezza di Ribery che sbaglia a battere un calcio di punizione e consegna palla a Zaza: il centravanti si lancia verso l’area, che potrebbe puntare andando alla conclusione potendo scegliere, in alternativa, di appoggiare comodamente per Belotti. Zaza sceglie la seconda opzione, ma spreca tutto sballando il passaggio per il Gallo che, incredulo, si mette le mani tra i capelli. Il francese si rifà al 26’ con un servizio in area per Chiesa che allarga troppo il diagonale. Al 33’ arriva la zampata viola che decide la gara: bruciante lo scatto sulla destra di Chiesa che centra per Castrovilli, ben posizionato per piazzare la zampata del vantaggio. La timida reazione del Toro è affidata a Zaza che col piede sbagliato, il destro, dal limite dell’area non riesce a imprimere forza alla conclusione parata da Dragowski. A due minuti dal 90’ tocca a Cutrone, tentare una battuta volante che termina abbondantemente a lato. Quindi lo stesso Cutrone va vicino al raddoppio: rasoiata con altra difficile parata a terra di Sirigu. A conti fatti il migliore dei suoi, segno del fatto che Giampaolo ha ancora molto da lavorare. Un lavoro che però potrà dare frutti unicamente se Cairo metterà Vagnati nelle condizioni di completare la squadra: servono un regista e un trequartista (nullo il contributo di Verdi, al momento dell’ingresso in campo), e come il pane una spalla per Belotti.
Fiorentina-Torino 1-0: tabellino e statistiche