TORINO. Federico Chiesa, Joaquin Correa o uno scambio di lusso con Douglas Costa. La Juventus, dopo aver regalato il centravanti Alvaro Morata ad Andrea Pirlo, si tuffa negli ultimi dieci giorni di trattative (il mercato chiude il 5 ottobre) con due priorità: sfoltire la rosa (i dettagli nell’articolo di fianco) e rifinire la squadra con un esterno d’attacco per perfezionare ulteriormente l’organico. Il dg juventino Fabio Paratici sta lavorando contemporaneamente su più piste, un po’ come ha fatto nella caccia al numero nove del post Gonzalo Higuain, trasferitosi all’Inter Miami (MLS, Usa).
Piano Chiesa
Il primo nome della lista, ma non è detto che arrivi per primo anche al traguardo, è sempre Federico Chiesa. I contatti con la Fiorentina proseguono tramite i soliti intermediari. Alla Continassa hanno in testa un piano stile Morata, una sorta di acquisto in leasing del figlio d’arte. Prima di verificare la disponibilità del patron viola Rocco Commisso, segnalato comunque più aperto del passato alla cessione del suo gioiello che ha il contratto in scadenza 2022, i bianconeri devono cedere Douglas Costa. I recenti sondaggi di Wolverhampton e Manchester United dimostrano come convincere il 30enne brasiliano a lasciare Torino non sia affatto scontato. La Juventus comunque ci prova. E ci spera. E a incrociare le dita è lo stesso Chiesa, che come la scorsa estate sembra avere in testa soltanto la Juventus. Non a caso il 22enne esterno della Fiorentina finora ha rifiutato tutte le possibili destinazioni estere. Chiesa vuole restare in Italia, in ottica Europeo, e soprattutto vorrebbe raggiungere Cristiano Ronaldo. Il semaforo verde di Commisso è possibile, non scontato.
Sondaggio Correa
Proprio per questo Paratici è segnalato in movimento anche su un altro protagonista nel nostro campionato: il laziale Joaquin Correa. L’argentino, spesso utilizzato come seconda punta da Simone Inzaghi, è un jolly offensivo: ai tempi del Siviglia faceva anche l’ala. Alla Continassa piace parecchio, ma il problema è un po’ quello di Chiesa: la Lazio non esclude a priori la possibilità di sacrificarlo, ma ovviamente Claudio Lotito non è un presidente da saldi. Tutt’altro. Correa ha una valutazione simile a quella di Chiesa, attorno ai 50 milioni. Ma la differenza, rispetto al viola, è che la Lazio per Correa è pronta a parlare soltanto di un prestito con obbligo di riscatto. La Juventus sta tentando di aprire uno spiraglio puntando su un affitto biennale con riscatto fissato a 50 milioni dopo 24 mesi.
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