Nella testa di Mkhitaryan non c’è solo la Juventus. Ma pensieri più brutti, quelli che non vorremmo mai avere o sentire: “Questa mattina mi sono svegliato apprendendo dell’attacco su larga scala dell’esercito azero. Nel mirino c’è la popolazione civile a Stepanakert e nelle aree circostanti – ha scritto sul suo profilo Twitter a proposito della tensione nel Caucaso Armenia a Azerbaigian, dopo che l’esercito azero ha bombardato le forze indipendentiste armene -. Abbiamo il diritto inalienabile di vivere nella nostra patria senza una minaccia esistenziale. I nostri figli hanno il diritto di vivere in pace piuttosto che nascondersi nei rifugi. Sono sempre al fianco della mia nazione. Chiedo alla comunità internazionale di intervenire con urgenza e aiutare a fermare le azioni militari contro la pace e la sicurezza regionali”.
Armenia e Azerbaigian fin dal 1991 si contendono la regione autonoma del Nagorno Karabakh. Il bilancio, secondo il ministero della difesa armeno, è di due elicotteri militari azeri abbattuti. Ma entrambi gli schieramenti confermano che i combattimenti in corso dall’alba di questa mattina stanno provocando “molte vittime” fra i civili.