TORINO – La Lega Serie A oggi (al più tardi domani) dovrebbe comunicare il risultato di 3-0 a tavolino per Juventus-Napoli. Il Napoli opporrà ricorso e inizierà una battaglia giuridica e, soprattutto, politica. Da una parte la linea dura della Lega che punisce il comportamento del Napoli, non presentatosi a Torino per la partita contro la Juventus di ieri
sera, nonostante il protocollo Governo-Figc lo consentisse e soprattutto l’eventuale violazione del protocollo da parte del Napoli per la mancata creazione della bolla. Dall’altra il Napoli che, con una lettera della Asl 2 del capoluogo campano, si difende sostenendo di non aver raggiunto Torino per un “legittimo impedimento”, ovvero il divieto della stessa Asl. Chiunque vinca, tra la Lega e il Napoli, con la Juventus spettatrice interessata della vicenda, ieri ha comunque perso il sistema del calcio italiano, ancora una volta sconfitto da quella che sembra un’endemica inaffidabilità e una pericolosa tendenza al perseguimento degli interessi singoli a danno di quelli collettivi. E mentre litighiamo, all’estero ci guardano con sempre maggiore diffidenza, sogghignando dei triti luoghi comuni sul nostro Paese.
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Punto chiave
Il punto chiave della questione Juventus-Napoli sarà stabilire se, effettivamente, la ASL 2 di Napoli aveva il potere di bloccare la trasferta della squadra di Gattuso o se, invece, sfruttando il protocollo Figc-Governo, il Napoli Calcio, con tutti i tamponi negativi (tranne ovviamente Zielinski ed Elmas) poteva usufruire della cosiddetta “quarantena soft”, interrompendo l’isolamento fiduciario, partire per Torino, giocare e tornare in isolamento . Non solo, nell’obiettivo del giudice sportivo ci sarà la possibile violazione del protocollo Governo-Figc da parte del Napoli, che non avrebbe creato la cosiddetta “bolla”, venerdì, dopo la positività di Zielinski. Solo creando l’isolamento presso una sede segnalata dal club alla Asl, infatti, si attiva il protocollo che consente di disputare le partite e proseguire gli allenamenti. A quanto sembra, infatti, il Napoli non avrebbe creato la bolla e questo avrebbe innescato l’intervento della Asl che ha equiparato i giocatori a liberi cittadini. Sarà un punto da chiarire e che ieri è emerso solo parzialmente. […]
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