Una lunga carriera nelle vesti di centrocampista prima di sedersi in panchina e conquistare trofei in Italia e in Europa. Un lungo percorso in cui ha incrociato, da calciatore, anche l’Inter e la maglia nerazzurra. Dopo le esperienze con Milan, Roma, Fiorentina e Lanerossi Vicenza, nel biennio 1973-1975 Nevio Scala ha militato nelle fila del club meneghino, collezionando 36 presenze e 1 gol in nerazzurro.
Intercettato in occasione dell’Overtime Festival, evento nazionale sul giornalismo, sul racconto e sull’etica sportiva in corso di svolgimento a Macerata e giunto alla decima edizione, Nevio Scala ha parlato a FCINTER1908.IT dei temi caldi in casa Inter: dal mercato al caso – poi rientrato dopo l’incontro di Villa Bellini – tra Antonio Conte e la dirigenza, fino alla nuova Serie A dopo i primi 180 minuti.
Mister, quali sono le squadre che in questa stagione lotteranno per lo scudetto?
“Siamo solo all’inizio ed è troppo presto per poterlo dire. Ma, a mio parere, per la vittoria finale ci sono le solite Inter e Juventus, con l’Atalanta alle loro spalle. Poi Milan e Napoli stanno facendo bene e potrebbe essere le sorprese”.
Che idea si è fatto delle ruggini, prima, e del patto, poi, tra Conte e la dirigenza dell’Inter?
“Conosciamo tutti Antonio Conte e sappiamo che è un allenatore che vuole sempre vincere. Quella che si è creata tra la fine della passata stagione e l’inizio di quella attuale è stata una situazione davvero poco simpatica”.
Come giudica la strategia sul mercato dell’Inter, che ha puntato su calciatori navigati e non giovani in rampa di lancio?
“Si tratta di una scelta chiara da parte di Conte: vuole vincere subito e con i giovani hai meno possibilità di poterlo fare. Devo dire che questa è una filosofia che non condivido: nel corso della mia carriera mi è sempre piaciuto lavorare con i ragazzi e puntare su di loro per farli maturare”.
Il derby si avvicina. Conte contro Ibra: chi può pesare di più?
“Antonio Conte, con una rosa adeguata, può portare grandi risultati mentre Ibrahimovic è un campione e può trascinare il Milan con la sua ferocia agonista e la voglia di vincere. Personalmente credo non si tratti di una sfida tra loro due, ma quella tra due belle squadre, che stanno esprimendo valori importanti”.