L’ex portiere dell’Inter Ivano Bordon ha parlato ai microfoni di Itasportpress del momento della squadra nerazzurra reduce dalla sconfitta con il Milan ma vicina all’esordio in Champions League con il Borussia Mönchengladbach, match che rievoca ricordi piacevoli all’ex numero uno delle Beneamata: “Parai di tutto nel ’72 e quella partita è rimasta leggendaria – spiega Bordon-. La parata più importante fu sicuramente quella su calcio di rigore dopo 15′ del primo tempo. Io riuscì a neutralizzare la battuta di Sieloff. Ma di quella partita ci sono diversi episodi che mi piace anche ricordare. Ho contato, rivendendo il match in dvd, circa sette miei interventi decisivi ma non dimentico le 15 uscite alte dove col pallone bagnato e un’area di rigore affollata, respingevo di pugno. Ancora mi ricordo quei momenti positivi e di quella qualificazione sofferta ma meritata e risentire oggi che il nome della mia ex squadra viene accostato a quella tedesca in Coppa Campioni mi fa venire i brividi”.
Bordon Inter Getty Images)
“Mercoledì l’Inter non avrà vita facile anche perchè il Borussia è un avversario ostico ma credo che possa farcela a battere gli avversari -sottolinea Bordon-. L’Inter per me andrà avanti in Champions League perchè gioca, crea ma sicuramente deve concretizzare di più e solo così si possono minimizzare anche i problemi difensivi. Non credo esista un problema della difesa ma piuttosto pesano le assenze di quelli che stanno fuori per Covid. I gol subiti contro il Milan non devono allarmare più di tanto perchè i difensori sono stati presi alla sprovvista dietro e non erano messi bene. Kolarov ha sbagliato la partita ma è un buonissimo giocatore anche se è più esterno e magari al centro è andato in sofferenza ma sono fiducioso. Il Milan nel derby l’ho visto bene e lo metto in pole per lo scudetto con l’Inter, la Juve, il Napoli e l’Atalanta. Pirlo sicuramente farà bene perchè ha qualità e la mentalità per portare la Juventus in alto. Certo se sorgono già adesso i problemi con giocatori infortunati e il Covid di Ronaldo, la strada per lui sarà più in salita”.
Il libro di Bordon