Nicola Amoruso che ricordo ha di Zinedine Zidane e Antonio Conte come compagni di squadra?
«Antonio era un capitano di grande carisma, dava sempre tutto in allenamento. Per ognuno di noi era un esempio ed è sempre stato un trascinatore. Zizou aveva un carattere diverso, era più taciturno però parlava in campo con tutto il suo talento».
Si aspettava che una volta appese le scarpette al chiodo diventassero entrambi allenatori?
«Conte sì. Zidane non ce lo vedevo molto, forse proprio per il fatto di essere una persona di poche parole. Invece è diventato uno degli allenatori più vincenti in attività. Mi ha sorpreso da questo punto di vista».
Domani si incrociano in Champions. Chi è il favorito?
«Sia Inter che Real hanno grandissima qualità, solo che i blancos secondo me restano i favoriti perché hanno qualcosa in più dal punto di vista dell’esperienza. Non scordiamoci che il Real ha vinto tanto con Zidane».
Quali sono secondo lei i loro punti di forza come allenatori?
«Zidane sa parlare di calcio: è stato Pallone d’Oro, ha vinto tutto, conosce benissimo l’ambiente di Madrid. Anche se è arrivato senza esperienza aveva comunque grande credibilità. Ha delle idee di gioco semplici, ma risultano sempre molto efficaci. Conte è arrivato all’Inter e ha cambiato la mentalità di tutta la squadra. Antonio è andato lì per vincere e lo farà, anzi lo sta già facendo perché ha dato un’identità alla squadra che può avere degli alti e bassi, ma sicuramente è un’Inter diversa sopratutto dal punto di vista dell’approccio alle partite e nella sicurezza. Stanno crescendo molto con lui».
Leggi l’intervista completa su Tuttosport in edicola