PALERMO – Salvatore e Walter Tuttolomondo, ex proprietari del Palermo Calcio, sono stati arrestati. I due sono finiti al centro di un’indagine e sono stati fermati dai finanzieri del Comando provinciale del capoluogo siciliano e del Nucleo speciale polizia valutaria di Roma. I due ex patron, insieme ad altre 3 persone, sono indagati per bancarotta fraudolenta, indebita compensazione di imposte con crediti inesistenti, autoriciclaggio e reimpiego, reati di falso e di ostacolo alle funzioni di vigilanza della Commissione di Vigilanza sulle Societa’ di Calcio Professionistico della Federazione Italiana Giuoco Calcio. L’operazione, coordinata dalla Procura di Palermo, era stata denominata “Tempi Supplementari”. Le indagini hanno seguito la cessione dell’U.S. Città di Palermo, venduta a Sporting Network s.r.l., societa’ controllata dalla Arkus Network s.r.l.,riconducibile ai fratelli Tuttolomondo per 10 euro. L’indagine è riuscita a ricostruire “gravi indizi circa la commissione di reati nel corso dell’acquisizione e della successiva gestione” del Palermo. Infine, le indagini hanno permesso di appurare come i principali indagati abbiano saldato debiti fiscali attraverso l’utilizzo in compensazione di crediti fiscali inesistenti, per 1,4 milioni di euro.
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Palermo, arrestati gli ex proprietari Tuttolomondo
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