Il giapponese gioca in Azerbaigian, fa il c.t. della Cambogia, è in società con Will Smith e si racconta: “In rossonero non c’erano strategie né top player. Inzaghi si prese tante responsabilità, ma Romagnoli…
28 marzo
– Milano
“Chousensya”. “Cercare nuove sfide”. In Giappone si dice così, e Keisuke Honda lo sa. Gioca a calcio da una vita, ma se prima era lo specchio dei suoi sogni ora è quasi un riflesso. Una scusa per aprirsi al mondo. Italia, Russia, Australia, Brasile, Messico, Cambogia, Olanda, ora Azerbaigian col Neftci Baku a 34 anni. “Carriera? E chi ci pensa. Voglio solo essere felice”. Un po’ fantasista e un po’ imprenditore: ha vestito la 10 del Milan perché l’aveva scritto su un foglio a 12 anni. Ora ha un fondo con Will Smith, un’azienda che connette online studenti e professori, una squadra di calcio gestita dai tifosi.