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Cairo, ascolta Graziani: non vendere Belotti!

La similitudine tra i due è evidente: Andrea Belotti e Ciccio Graziani appartengono alla schiera dei bomber guerrieri. Uomini generosi per indole, e calciatori che sul campo trasferiscono un chiaro modello di interpretazione del ruolo di attaccante. Perfettamente aderente alla filosofia granata, a una tifoseria disposta ad applaudire un giocatore che sbaglia un gol, ma che termina l’incontro/battaglia con il viso segnato dalla fatica e la maglietta zuppa di sudore. Graziani, nel Toro gemello di un altro straordinario finalizzatore, anzi del marcatore per eccezione Paolino Pulici (172 reti in granata: nessuno come lui), ha parlato su Tuttosport pubblicato venerdì. Sviluppando argomenti relativi alla storia del club e alla sua condizione attuale, e concentrando l’attenzione su Belotti e su quale possa e debba essere il margine di manovra di Urbano Cairo per convincere il Gallo a restare e quindi a prolungare (il numero 9 ha il contratto in scadenza nel 2022).

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Il futuro di Belotti

Un Belotti che prima di prendere l’ultima decisione non può che attendere l’esito del campionato – implicito che in caso di retrocessione sarebbe impensabile tenerlo -, ma che nel giro d’orizzonte sul proprio futuro continua a tenere in considerazione la possibilità di restare a Torino. Accarezzando l’idea di centrare una tripla Vittoria: la prima già lo accoglie ogni giorno, trattandosi della bimba avuta dalla moglie Giorgia Duro. La seconda è tutta da conquistare, visto che l’obiettivo imprescindibile, quale possa essere il suo destino, è la salvezza. Avvicinata con il successo di Udine proprio grazie a un rigore trasformato dal Gallo (il Cagliari terz’ultimo è ora a meno 5 punti), ma ancora da definire. Anzi, guai a pensare di avere già un piede e mezzo in Serie A anche nella prossima annata: questo, sarebbe l’atteggiamento “ideale” per ritrovarsi in B, da qui a poco più di un mese. C’è poi una terza potenziale vittoria, che potrà orientare la decisione di Belotti: altrove potrebbe guadagnare di più avendo ottime possibilità di partecipare ogni anno alle competizioni internazionali, ma a quale prezzo? Perdere la possibilità di diventare “un Pulici”, cioè una leggenda granata senza tempo. Variabile non da poco, per un uomo che da simbolo granata quale già è, potrà appunto evolvere in leggenda.

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Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a

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