L’Atalanta si butta via. Dopo essere passata in vantaggio con il gol di Malinovskyi, la Dea resta in dieci per la doppia ingenuità di Gosens e assiste all’imperioso pari dell’ex Cristante nell’ultimo quarto d’ora in un match di straordinaria intensità e comandato dai bergamaschi fino all’episodio che ha coinvolto l’esterno. La Roma si prende un punto che comunque serve a ben poco per le speranze Champions, Gasp (che vede sfumare la sesta vittoria di fila) raggiunge la Juve e si accomoda dietro al Milan di Pioli. La lotta per l’Europa passerà dalle ultime giornate di campionato.
Doppio giallo a Gosens
La capacità dell’Atalanta di trovarsi ripetutamente davanti alla porta giallorossa in soli tre tocchi è esemplare. Tolto uno squillo di Pellegrini, frenato dall’intervento provvidenziale di Djimsiti, il resto del primo tempo è un totale assedio della Dea. Il migliore in campo della Roma è Pau Lopez, costretto suo malgrado a mettere una pezza sulle bordate nerazzurre in svariate occasioni: da Zapata e Ilicic a Romero e Freuler, ci provano tutti. Ma a infiammare la bellissima prestazione dell’Atalanta e a confermare il magico momento delle ultime giornate è Malinovskyi, che al 26’ s’infila tra Ibanez e Cristante e mette in rete l’assist dalla sinistra di Gosens. Lo show continua anche nella ripresa, ma Gasp ha qualcosa da recriminare: il neo-entrato Muriel si divora clamorosamente il raddoppio e a poco più di 20 minuti dalla fine la situazione cambia radicalmente con l’espulsione (doppio giallo) di Gosens, punito per un pestone nei confronti di Veretout. Cristante firma il gol dell’ex con una sassata dalla distanza al 75’, Gollini tiene la sfida ancora in bilico nel finale smanacciando il destro di Dzeko. E nel recupero la salva in modo incredibile su Carles Perez, mettendo il punto esclamativo a un duello che si chiude con un altro rosso (stavolta a Ibanez).