L’università, la simpatia per l’Inter e poi i modelli da Tevez a Di Natale. Il giovane attaccante del Sassuolo si racconta dopo la doppietta di San Siro
Il viaggio durava circa un’ora e Giacomo Raspadori lo riempiva di sogni: guardava fuori dal finestrino e vedeva scorrere gol, tiri, partite. Il pulmino partiva da Castel Maggiore, vicino a Bologna, e dopo aver raccolto un altro paio di giovani calciatori arrivava a Sassuolo in tempo per l’allenamento.