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Udinese, Gotti: “Infortunio Nestorovski? Dobbiamo capire l'entità”

UDINE – “La salvezza è l’obiettivo che ci stiamo prefiggendo di raggiungere da qualche gara a questa parte, in modo da poter poi puntare a chi ci precede in classifica. La squadra in questi ultimi turni, che purtroppo hanno prodotto pochi punti, non mi è dispiaciuta dal punto di vista calcistico. Quello che ci ha penalizzato oltremodo sono gli episodi e i dettagli: su questo aspetto domani non possiamo sbagliare, soprattutto sulla gestione degli episodi che avvengono all’interno delle due aree di rigore. Le ultime 24 ore tra la rifinitura e la partita saranno preziosissime per recuperare un po’ di energie. Le valutazioni di stasera e di domani mattina, oltre ai colloqui con i giocatori, saranno importanti per comprendere se tutti avranno recuperato al meglio. Benevento? Credo che a questo punto del campionato sia opportuno occuparci di quello che dobbiamo fare noi, gestendo meglio gli episodi come avveniva più facilmente all’inizio di questa stagione. I tifosi non amano perdere. Il tifoso poi si aspetta soprattutto che la maglia venga onorata con l’atteggiamento e dando tutto. E su questo non dovremo sbagliare”: così l’allenatore dell’Udinese, Luca Gotti, alla vigilia della sfida in casa del Benevento.

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Infortuni, scelte, errori

Lunedì Nestorovski sarà visitato a Roma dal prof. Mariani e da lì capiremo l’entità di questo infortunio. A lui faccio un grande in bocca al lupo. Anche Llorente ha un piccolo problema fisico, vedremo in queste ore se domani potrà dare il suo contributo in campo. È ovvio che se ne parli, anche se non è facile gestire questo tipo di situazioni, che si presentano di volta in volta in maniera diversa. L’osservatore esterno vede un’immagine con un giocatore che allarga il braccio e dà un giudizio rispetto al regolamento. In una visione un po’ più ampia, il giocatore che si trova in area, che sia un difensore o di un altro ruolo, ha dei compiti da svolgere. Chi ha scritto il regolamento ritengo che comprenda un po’ meno bene queste situazioni in senso generale. Braaf, come tutti, è sempre un’opzione. Cerco a priori di non togliere a nessuno una possibilità. È un ragazzo di 18 anni con indubbie qualità e potenzialità. Arriva a Udine e viene enfatizzato, per essere invece demonizzato dopo la partita di Bergamo e di nuovo enfatizzato dopo i 15’ di mercoledì col Cagliari. Chi lo vede lavorare tutti i giorni ha il compito di capire quali sono i momenti giusti in cui può esprimere al meglio le sue qualità e dare un apporto concreto ed efficace alla squadra. Non è sempre facile individuarli e gestire gli equilibri che riguardano anche gli altri calciatori” ha, poi, concluso il tecnico.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a

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