Il tecnico non ha gradito i cambi di programma della scorsa estate e i proclami Champions. Oggi vuole uguagliare il record di 13 vittorie di fila in casa
Il futurismo nacque a Milano, più o meno un secolo fa. E certo Antonio Conte non è Filippo Tommaso Marinetti, il fondatore del movimento. Il tecnico non ama domande – per l’appunto – “futuristiche”, non ha voglia di pensare alla cena di dopodomani se neppure sa cosa ci sarà in tavola stasera. Ma un po’ futurista lo è pure lui, sotto sotto. Perché quel movimento faceva del dinamismo il suo messaggio principale. E cos’è l’Inter di Conte, se non un meccanismo in continuo divenire?