Serie A, calendario e risultati
Sassuolo-Atalanta 1-1, Muriel sbaglia il rigore
L’Atalanta si presenta al Mapei Stadium con Gasperini che ritrova Gosens sulla fascia sinistra. In avanti Pessina vince il ballottaggio su Muriel e va in campo dal primo minuto insieme a Malinovskiy a supporto di Zapata. De Zerbi si affida a Berardi-Traore-Boga dietro all’unica punta Defrel. Partono subito forte gli ospiti con un forte pressing e una grande occasione al 5′ con la punizione di Malinovskiy che Consigli alza sopra la traversa. L’Atalanta domina i primi minuti imponendo il suo gioco, ma tutto cambia al 22′. Lancio lungo per Boga con Gollini che esce dalla sua area per intercettarlo ma commette fallo. Pairetto non ha dubbi ed estrae il cartellino rosso, confermato anche dopo il check al Var. Gasperini costretto a togliere dal campo Pessina per far entrare Sportiello. Nonostante l’uomo in meno sono sempre gli ospiti a spingere e al 32′ sbloccano la partita con il colpo al volo di Gosens su assist di Malinovskyi. Il terzino tedesco si rende fondamentale anche in difesa, neutralizzando un ottimo cross di Traore per Defrel al 37′. Il Sassuolo ci crede e poco dopo trova una nuova occasione con Berardi che recupera palla persa da Freuler e sfiora il palo. La risposta dell’Atalanta non si fa attendere e arriva al 42′ sulla punizione di Malinovksiy, Consigli para su Djimsiti ma viene superato dal tap-in di Zapata. Il colombiano è però in fuorigioco e il gol viene annullato. Il primo tempo si chiude sull’1-0. È il Sassuolo a ripartire meglio nella ripresa procurandosi subito un rigore al 49′ per un contatto tra Traore e Toloi. Dagli undici metri Berardi non sbaglia e realizza il gol del pareggio. Gasperini prova a svoltare la partita con i cambi, soprattutto in attacco dove toglie Zapata per Muriel. I padroni di casa trovano il raddoppio al 64′, ma il gol di Locatelli viene annullato per posizione irregolare di Raspadori, autore dell’assist. Momento di svolta clamoroso al 74′: Marlon atterra Muriel in area, l’arbitro fischia rigore e mostra il secondo giallo al terzino neroverde ristabilendo la parità numerica tra le due squadre. Dal dischetto però Muriel si lascia ipnotizzare da Consigli e sbaglia il rigore. L’Atalanta cerca disperatamente il gol nel finale, Freuler che riesce quasi a sorprendere Consigli da metà campo dopo un rinvio sbagliato all’83’. Il risultato non cambia e al Mapei Stadium finisce 1-1. L’Inter può festeggiare: è ufficialmente campione d’Italia.
Sassuolo-Atalanta, tabellino e statistiche
Napoli-Cagliari 1-1, Nandez pareggia al 94′
Il Napoli scende in campo Osimhen preferito a Mertens e anche Semplici lascia in panchina uno dei suoi giocatori chiave, ovvero Joao Pedro. La scelta di Gattuso si rivela azzeccata dato che proprio il nigeriano sblocca la gara al 13′ su assist di Insigne. Azione partita grazie ad un prezioso recupero di Demme da rimessa laterale del Cagliari. I padroni di casa continuano a spingere ma al 28′ gli ospiti rispondono avvicinandosi al pareggio con il palo di Zappa. Poco dopo arriva un ottimo colpo di testa di Lozano su cross di Osimhen che finisce di poco a lato. Ancora il Cagliari nel finale del primo tempo con un miracolo di Meret che protegge il vantaggio del Napoli: al 42′ il portiere azzurro blocca prima il colpo di testa di Pavoletti e poi il tap-in a botta sicura di Nandez. Al rientro in campo per il secondo tempo i padroni di casa spingono subito per trovare il raddoppio: occasioni Osimhen, Zielinski e soprattutto Demme che al 51′ colpisce la traversa da fuori area. Poco dopo arriva il gol di Osimhen che viene però annullato per un fallo dell’attaccante su Godin. Dalla panchina arrivano le proteste di Gattuso. Il Cagliari però non molla e trova un clamoroso pareggio al 94′: lancio da metà campo di Duncan, Nandez insacca da dentro l’area piccola. Finisce 1-1 con il Napoli in controllo per tutta la partita ma che si fa beffare nel finale.
Napoli-Cagliari, tabellino e statistiche
Bologna-Fiorentina 3-3, tripletta di Palacio
Il primo squillo della partita (5′) è di matrice emiliana e porta la firma di Roberto Soriano: il centrocampista italo-tedesco, miglior marcatore stagionale di Mihajlovic a quota 9 centri, calcia però debolmente dal limite e Dragowski blocca in tuffo. Cresce l’intensità al Dall’Ara e con essa la Fiorentina che, dopo un’occasione potenziale sventata da Tomiyasu e Soumaoro, sblocca il risultato al 20′: sul tentativo dalla distanza dell’ex Pulgar, il difensore franco-maliano si oppone con l’ausilio del braccio e sul conseguente calcio di rigore (con ammonizione annessa) Dusan Vlahovic fa 1-0. Il 21enne serbo, al 18° gol in campionato, è il giovane più prolifico della storia della Serie A dal 1958-59, quando Altafini ne segnò 28 con la maglia del Milan. La reazione del Bologna è immediata e al 25′ Soriano premia l’inserimento di Orsolini, ma l’estremo difensore polacco della Viola fa bella figura in uscita. Al 31′ però, dopo una chance non sfruttata da Pezzella su calcio d’angolo, i padroni di casa pareggiano: il baby Vignato danza per vie orizzontali col pallone incollato al piede, poi verticalizza improvvisamente per Palacio che, nel cuore dell’area, riporta il risultato in parità. Il talento italo-brasiliano sale in cattedra ed offre un’opportunità a Barrow, è quindi il gambiano nelle vesti di assistman per Orsolini, con Dragowski che se la cava in entrambe le situazioni. Il primo tempo volge al termine sulla botta da fuori di Bonaventura, sulla quale è decisivo l’impercettibile tocco di Skorupski. Si riparte senza cambi: stringe i denti Ribéry, rientrato sofferente negli spogliatoi. Al 50′ Vignato, che non arriva per questione di millimetri sul traversone di Palacio, chiede a gran voce un calcio di rigore per una possibile trattenuta di Venuti: il Var, però, non interviene. Danilo rischia l’autogol sul fendente di Amrabat (59′), Orsolini salva sul tiro-cross di Pulgar dalla bandierina (60′) mentre, sul lato opposto del campo, Svanberg calcia debolmente (63′). Il gol è nell’aria, ed arriva al 64′: gran cross di Venuti e Bonaventura, in spaccata, beffa il portiere ex Roma e riporta avanti la Fiorentina. Al Dall’Ara, però, non c’è un attimo di respiro e se al 71′ si ricostituisce l’asse Vignato-Palacio, con una pennellata deliziosa dell’ex Chievo e la zuccata dell’argentino che vale il 2-2, la Viola torna clamorosamente avanti al 74′: sugli sviluppi di un corner di Pulgar, Vlahovic è il più reattivo nel tap-in sulla linea di porta. La giornata magica di Vignato e Palacio, però, ha in serbo una nuova perla: il gioiello rossoblù serve l’ex Inter all’altezza del dischetto il quale, col piatto destro, sigla il 3-3 (84′). Palacio diventa cosi il più anziano calciatore a realizzare una tripletta nella storia della Serie A.
Bologna-Fiorentina, tabellino e statistiche