Inter, tutti con Conte: apriamo un ciclo
Stellini: “Abbiamo sempre supportato Eriksen”
Il vice allenatore Stellini, da sempre grande tifoso dell’Inter, ha espresso la propria gioia per il successo in campionato rispondendo anche a una domanda sul rebus di inizio anno, Christian Eriksen: “Siamo stati grandiosi. Grande emozione visti i sacrifici e il periodo difficile attraversato. Purtroppo l’abbiamo vissuto lontani ma al fischio finale di Sassuolo-Atalanta c’è stata una grandissima gioia ed emozione. Il mister sapeva benissimo che io sono tifoso interista da quando sono nato e quindi questa emozione di approdare all’Inter gliel’ho mostrata subito, sprizzavo gioia da tutti i pori. Si è reso conto da subito cosa voleva dire per me. Il mio lavoro iniziale è stato quello di trasferire al mister cosa volesse dire essere interista ma anche far capire al tifoso cosa volesse dire avere Conte come allenatore. Dopo le cose sono nate in modo fluido e costante. E’ stato come vedere un obiettivo lontano e raggiungerlo piano piano. Il percorso di Eriksen è quello che hanno fatto tanti atleti bravi e di talento ma che arrivano da campionati differenti e hanno bisogno del tempo per capire alcuni aspetti del gioco italiano. Noi non abbiamo mai avuto dubbi, lo abbiamo sempre supportato. Quando ho gestito una partita da bordo campo le mie pressioni sono aumentate“.
Pintus: “Lukaku ha una potenza impressionante”
Il preparatore atletico Antonio Pintus ha parlato del lavoro fatto per far rendere i calciatori al meglio concentrandosi anche sulle prestazioni di Lukaku: “Emozione grande per la vittoria perchè l’ho associata alla nascita dei miei due gemelli. Poi sicuramente al lavoro fatto dai nostri giocatori che si sono messi a disposizione al 100% per il mister e per noi. Questo successo è nato con la prima stagione dove abbiamo cercato di mettere in pratica il ritmo imposto da Conte. Abbiamo cercato di sfruttare il lockdown per poter lavorare a casa. Ogni due giorni ci radunavamo via Zoom con la squadra per non perdere la condizione nonostante fossimo nei salotti di casa. Poi anche per quanto riguarda il post lockdown abbiamo fatto un richiamo e visto che non abbiamo avuto il consueto periodo di transizione abbiamo sfruttato ogni momento anche nei post partita. Sicuramente anche il lavoro di prevenzione con l’aiuto dello staff medico ha fatto il suo nonchè il lavoro del nutrizionista Pincella. La caratteristica peculiare di Lukaku è la fisicità perchè ha 100 chili di muscoli e ha una potenza impressionante. E’ assimilabile a un giocatore di football americano. E’ migliorato anche nell’aspetto della resistenza allo sforzo e sta diventando un atleta completo“.
Vanoli: “Non è bello paragonare la nostra difesa alla BBC”
Paolo Vanoli è stato l’uomo che ha lavorato sul pacchetto difensivo e anche lui, da tifoso interista, ha espresso la propria gioia per la vittoria dello Scudetto: “Per me è stato un motivo di orgoglio vincere qui in quanto ho l’anima interista. Ci tengo a fare i complimenti ai giocatori che sono la parte principale insieme al mister. Tengo a precisare che la bellezza di questo lavoro è sempre il confronto. Tra Stellini, Gianluca Conte e me c’è sempre un confronto. In ogni staff c’è sempre un lavoro specifico che ci dividiamo. Io seguo di più la fase difensiva ma il merito parte sempre dall’allenatore. Quello che devo fare io è far crescere il singolo. Non è assolutamente facile giocare a 3. Per quanto riguarda i tre che hanno giocato con continuità è una scelta che fa il mister. Il nostro compito è allenare tutti. La mia maggiore soddisfazione è quando qualcuno che non gioca sempre entra portando un concetto come hanno fatto Ranocchia o Kolarov. Paragonare i giocatori alla BBC non è mai bello. A noi interessa far crescere questi ragazzi che erano alla prima esperienza con la difesa a tre come Bastoni e Skriniar“.
Gianluca Conte: “Il siparietto dell’auricolare? Antonio è passionale”
In conferenza si è presentato anche il fratello di Antonio Conte, Gianluca, collaboratore tecnico nello staff nerazzurro: “A queste vittorie non ci si abitua mai è come se fosse la prima volta. Penso che questo successo sia da dedicare a tifosi, società ma soprattutto ai giocatori che si sono sacrificati per il raggiungimento di tanti obiettivi. C’è una grande cultura del lavoro che il mister ci ha inculcato. Sono anni che lavoro con lui, con la Fiorentina era una partita importante ed è scattato il siparietto dell’auricolare. Lui è passionale quindi sappiamo che vorrebbe scendere in campo con i ragazzi. In quel momento era un leone in gabbia. Ha questa passione che lo travolge. Con il discorso del Covid è stata una vittoria sofferta ma importante come tutte quelle fatte nell’arco dei 13 anni di Antonio dove mi ha dato la possibilità di lavorare con lui. Chiaramente ogni vittoria è diversa. Antonio è un perfezionista ed esigente. Sicuramente è meglio che stia in panchina per quello che trasmette ai calciatori“.
Bruno: “L’ossatura di Conte è sempre la stessa”
Il preparatore atletico Stefano Bruno è arrivato all’Inter nel corso dell’ultima stagione ma aveva già lavorato in passato, a Bari, con Antonio Conte: “Non è facile descrivere la vittoria è una grande emozione perchè sono interista fin da bambino e ho fatto un percorso lungo arrivando qui quest’anno. Quando capisci cosa c’è dietro un lavoro e una vittoria ti rendi conto che è qualcosa di emozionante. Il merito è di tutti perchè vincere vuol dire tanto sacrificio e stando dentro sai quanto ne serve. Ho iniziato la mia carriera come Conte nel 2007. Lui era ad Arezzo e io a Livorno. Poi siamo stati insieme a Bari e anche lui doveva iniziare un percorso ma diceva sempre di avere voglia di arrivare e aveva bisogno di stare sul campo in quel frangente. Certamente oggi non è il Conte di 13 anni fa sotto alcuni piccoli aspetti ma la sua ossatura la mantiene uguale. E’ uno che ha sempre lavorato prima e ancora oggi lavora per un unico risultato. E’ cambiato per l’esperienza e per gli anni che sono passati. L’aspetto preventivo è qualcosa di importante per i giocatori ma all’interno c’è il lavoro che fanno quotidianamente al campo ma anche come si alimentano e come riposano. Piccoli tasselli che li portano ad avere risultati durante la stagione“.
Bonaiuti e il rapporto con Handanovic
Il preparatore dei portieri, Adriano Bonaiuti, ha parlato di Samir Handanovic che dopo tanti anni in nerazzurro è riuscito a raggiungere questo traguardo da capitano: “Provo un’emozione forte perchè dopo anni di sofferenza abbiamo raggiunto questo obiettivo. Da bambino ognuno di noi sogna lo Scudetto. C’è una felicità immensa e da parte nostra quello che ti viene in mente è il percorso che hai fatto per raggiungerlo e abbiamo fatto tanti sacrifici. Con Handanovic è stato un percorso lungo perchè i risultati non arrivavano. Se parliamo di risultati personali Samir aveva fatto dei numeri straordinari ma arrivare a questo obiettivo è il coronamento di quanto fatto in questi anni“.
Castelli: “Sono in uno staff di primo livello grazie a Conte”
Il preparatore dei portieri Paolo Castelli si è aggregato allo staff tecnico a stagione in corso dopo l’esperienza con le giovanili: “Ho avuto la fortuna di vivere il mondo Inter da ragazzo, da tifoso e da allenatore del settore giovanile in seguito. Sono in uno staff di primo livello e ringrazio il mister in primis per avere permesso tutto questo. Io sono stato chiamato in prima squadra per un caso fortuito. L’impatto è stato forte perchè allenare il settore giovanile è diverso da dei portieri che sono paragonabili a delle Formula 1. Devo ringraziare Adriano Bonaiuti che mi ha aiutato anche quando non c’era e per l’appoggio che mi ha dato. Con i ragazzi cerchi una costruzione, con i grandi lavori sul particolare e ho avuto la fortuna di poterlo vedere in prima persona“.