MILANO – “Siamo rimasti un po’ a guardare. Dopo meno di mezz’ora eravamo già sotto di due reti. Peccato poi perché ci eravamo ravvicinati. Loro erano sulle ali dell’entusiamo e non avevano i soliti. Abbiamo corso, ma abbiamo corso male. Capitano giornate un po’ storte nel calcio. Ci restano altre tre gare per tornare ai nostri livelli”. Lo ha dichiarato il tecnico della Sampdoria, Claudio Ranieri, dopo la sconfitta con l’Inter, ai microfoni di Sky: “Eravamo scesi in campo per far bene. Loro facevano la festa, avevo chiesto i ragazzi di non farcela fare a noi la festa… Ma non siamo stati pronti. Abbiamo preso troppe reti e concesso troppi uno-due a una squadra che gioca a memoria. Passerella? L’ho detto io ai ragazzi, in Inghilterra si fa così. E’ stata una mia idea e la squadra è stata subito d’accordo: credo che nello sport il vincitore vada premiato. L’ho avuta anche io quando ero al Leicester. Ho anche scherzato con Lukaku: gli ho chiesto dove andasse, non giocava, che non c’entrava niente con la festa… Quando sono arrivato alla Samp la squadra era demoralizzata e ultima in classifica: ho lavorato sull’autostima e sulla convizione che tutto fosse possibile. E ci siamo salvati, nonostante non ci fosse pubblico, E vedere una squadra che vince lo Scudetto senza tifosi è una cosa che rattrista perché purtroppo si deve fare, ma è triste. In questo campionato mi è stato chiesto di non soffrire e siamo usciti subito a respirare all’aria aperta, giocando un campionato dignitoso con qualche piccola soddisfazione e vittoria di spessore. Il bilancio è positivo e credo e spero che anche i tifosi, che ci sono vicini, siano contenti”.
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