Il calcio da luglio passa dal satellite a internet e, secondo Tim, potrebbe essere proprio il motore che serviva a portare gli italiani a migrare più velocemente dal mobile e DSL alla fibra, tanto che il gruppo di tlc ha coniate un neologismo: “FTTF, fiber to the Football”. Dazn ha vinto i diritti per la serie A (7 partite su 10 in esclusiva più altre tre non in esclusiva) per il prossimo triennio e Tim sarà il partner tecnologico e distributore. Il gruppo si aspetta quindi, viene riassunto nelle slide di presentazione dei conti del primo trimestre 2021, “un nuovo flusso di ricavi; una più forte domanda di ultrabroadband e una spinta addizionale alla convergenza”. Ad oggi quello dei tifosi è un mercato da circa 5 milioni di utenti, tolta una certa dose di pirateria la metà di quelli che pagano ancora non anno l’ultrabroadband, e Tim vede quindi aprirsi nuove opportunità. Su circa 5 milioni di utenti, solo 3 milioni sono paganti e solo 1,5 milioni hanno la ultrabroadband.
“Il calcio da luglio andrà sulla fibra, una vera rivoluzione”. Lo ha affermato, durante la call con gli analisti, l’amministratore delegato di Tim, Luigi Gubitosi, ricordando che Dazn si è aggiudicato i diritti televisivi per il prossimo triennio della Serie A (7 partite su 10 in esclusiva più altre tre non in esclusiva), con Tim che fungerà da partner tecnologico e distributore. “Sky ha vinto solo le tre partite meno importanti e quindi sul satellite resta solo quello da vedere”, ha proseguito Gubitosi per il quale ormai Timvision si può dire che “sia diventato un must del panorama televisivo italiano”. Insomma, ha sottolineato l’ad, il calcio apre per Tim un “importante e significativo driver di crescita che potremmo definire fiber to the football”.