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Sassuolo, De Zerbi saluta: “Triennio positivo sotto tutti gli aspetti”

SASSUOLO“Il mio ciclo qui? Domani chiuderemo con l’intento di arrivare settimi ma voglio dire che sono, soprattutto, riconoscente al Sassuolo e all’ambiente per quanto ci hanno dato malgrado i tifosi non abbiano potuto accedere allo stadio nell’ultimo anno e mezzo: questo è l’unico mio rimpianto, non poter festeggiare con il pubblico. Il mio bilancio lo reputo positivo a prescindere dai risultati perchè sono riuscito ad essere me stesso e sono stato seguito da tutti. Ho trovato una squadra seria e che sapeva lavorare duramente quando sono arrivato: ho cercato di dargli una mia impronta a livello di gioco basandomi sulla tecnica e non solo sulla tattica. Il risultato è stato l’aver ottenuto un’identità precisa e una gran capacità di assimilare ogni tipo di schema senza mai far mancare umiltà e lavoro contro chiunque: abbiamo giocato per vari obiettivi senza mai tirarci indietro e senza timore dell’avversario che ci trovvamo di fronte”. Così Roberto De Zerbi, allenatore del Sassuolo, alla vigilia della sfida casalinga con la Lazio. Il tecnico ha voluto fare un bilancio del suo triennio neroverde spiegando pure le difficoltà affrontate: “Mi sono identificato appieno in ciò che ho fatto, e questo mi ha portato a sentire le difficoltà quasi quanto le vittorie: la morte di 2 nostri medici, la pandemia e tutte le conseguenze di essa ci hanno, però, uniti ancora di più anche perchè non avevamo la stessa pressione di altre piazze: l’entusiasmo lo abbiamo creato noi grazie ai nostri giovani e la volontà di chiudere con l’arrivo alla qualificazione europea ci dà uno stimolo ulteriore”.

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“Lazio forte ma vogliamo arrivare a 62 punti”

Il tecnico, poi, è passato a parlare del suo rapporto con la tifoseria prima di soffermarsi la gara con i biancocelesti: “La tifoseria sassuolana è cresciuta negli ultimi tempi e li abbiamo sentiti vicini anche a stadi chiusi: potevamo fare di più per loro, attraverso i risultati. – ha poi aggiunto – la Lazio? Noi dobbiamo fare una grande gara perchè vogliamo l’Europa, ma sappiamo la caratura e le qualità dei nostri avversari: non hanno concesso nulla al Torino e non lo faranno neanche con noi, come sempre, quando non si ha nulla da perdere. A noi, di loro, non deve interessare molto: dobbiamo arrivare a 62 ed eguagliare il nostro record in Serie A…se poi raggiungessimo anche l’Europa sarebbe l’avverarsi di un sogno”. Infine, si è anche affrontato il discorso degli infortunati: “Gli indisponibili? Magnanelli è fuori, Raspadori ha un affaticamento muscolare e va valutato mentre Djuricic e Caputo stanno meglio. A proposito di Caputo, mi spiace molto che non vada agli europei perchè ci speravamo tutti ma sono sicuro l’anno prossimo andrà ai mondiali: dopo tutta questa gavetta se lo merita”.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a

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