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Juric: “Ho scelto il Toro per rialzarlo. Questa squadra vale di più”

TORINO – Ivan Juric, nuovo tecnico del Torino, ha iniziato la sua conferenza di presentazione, ha detto la sua riguardo agli ultimi anni dei granata e sulla propria nomea: “Gli ultimi anni del Torino hanno evidenziato dei problemi a tutti i livelli: strutturali, mentali e di giocatori. Arriviamo da un 16° e 17° posto, è ovvio che bisogna fare di meglio, cercando di usare un gioco propositivo e aggressivo. Mi danno del lottatore o del guerriero? Io non mi vedo così ma come uno che cerca di valorizzare le persone con cui collabora. Io valorizzo giocatori facendoli rendere maggiormente per impegno e sacrificio, ma nulla di più. Ho scelto il Toro perchè c’è unità di intenti e diversi giocatori possono rendere molto di più grazie al mio aiuto intanto che Vagnati cercherà altri profili importanti da aggiungere ad un organico che deve rialzarsi”. E su Belotti: “Deve scegliere lui se restare o cambiare: per noi è sicuramente importante. Negli ultimi mesi non era più lui, forse perchè la squadra non  otteneva risultati e lui non si sentiva valorizzato: bisogna capire i problemi dove sono e cercare di risolverli”.

“Voglio bilindare alcuni giocatori”

Juric è stato molto attento a far capire cosa pensa sul suo organico e sul fatto che qualche club possa fare da esempio per i suoi ragazzi: “Ho alcuni giocatori su cui voglio puntare sicuramente: Bremer, Mandragora, Sanabria, Lukic e Buongiorno per dirne alcuni. Poi abbiamo anche elementi come Vojvoda, Singo, Aina che possono esserci di grande aiuto, ma più che parlare di rivoluzione bisognerebbe dire servono 4-5 giocatori di spessore, anche giovani, da mettere dentro. In Italia credo che ci dobbiamo ispiare al mio vecchio club, l’Hellas, e all’Atalanta: gioco aggressivo, andare a prendere l’avversario e fargli capire subito che vogliamo vincere sempre a costo di anche di rischiare”. E sulla gerarchia dei portieri: Milinkovic-Savic è il titolare, Berisha il secondo”.

La perfezione non esiste”

Infine, Juric si è soffermato sui tempi e le modalità che servono per ottenere dei risultati prima di dire la sua riguardo al dinamismo necessario al suo calcio: “Anche se potrebbe mancarci qualcosa, la perfezione non esiste e abbiamo le idee chiare. Dobbiamo adattarci e capire cosa si può fare: mettendo centrocampisti in attacco abbiamo ottenuto i srisultati ma posso anche dire che sono contento dell’organico che ho a disposizione, visto che lo scorso anno sono stati presi Sanabria, Mandragora, Linetty, Rodriguez…non sono abituato a questo ma per ora mi voglio fidare della società. Voglio un calcio dinamico, in cui si sia attenzione, concentrazione e una condizione fisica che consenta di andare in verticale; per adesso, comunque, abbiamo già i valori giusti per fare bene: non ho chiesto nessuno di particolare alla società, anche se il mercato è lungo e può succedere di tutto”.

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Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a

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