Unico allenatore fra i big in scadenza, è il meno pagato (2 milioni) e ha detto no al Tottenham
Attorno a Stefano Pioli c’è un’atmosfera surreale. L’approdo in Champions League è il frutto di un lavoro eccellente e il club non perde occasione per dimostrargli stima e fiducia. Vista dalla prospettiva societaria, in effetti, una clausola unilaterale (per il Milan) prevede già il rinnovo del legame sino al 2023. Ma in realtà il tecnico emiliano è in scadenza, l’unico tra le squadre di vertice. Una dimenticanza o una strategia del rinvio ben calcolata per affrontare la questione a tempo debito?