Incrociate le dita: se, se, se e ancora se tutto filerà liscio, alla fine Cairo e Vagnati riusciranno nella ciclopica impresa di dare un rinforzo a Juric, a centrocampo. E, nella fattispecie, un rinforzo anche di bella età (22 anni) e di buone potenzialità, con alle spalle più di una stagione sopra le righe, in crescendo. Il milanista Tommaso Pobega. Che, nel 2019-’20, in prestito al Pordenone in B, diventò subito una colonna, chiudendo con 33 presenze e 5 gol, dopo che l’anno prima aveva retto mezzo centrocampo a Terni, in C (32 gettoni e 3 reti). E che poi, sempre muovendosi in prestito, stavolta allo Spezia, nella scorsa stagione, era riuscito subito a brillare anche in A, giocando un po’ di meno per via della concorrenza e del palcoscenico (20 gettoni), ma al contrario segnando persino di più: con Italiano, 6 pere e 3 assist.
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Centrocampista eclettico, già cercato da Vagnati l’estate scorsa: centrale, mezzala, portato al box to box, Pobega sa mescolare la doppia fase ora da cagnaccio in mediana ora penetrando sulla trequarti come un pungiglione. Possiede il tiro da lontano: un miracolo pensando al Toro, ovviamente eccezion fatta, dalla distanza, per Mandragora. E ci possiamo pure aggiungere il carattere: il ragazzo ha già dimostrato ferocia agonistica anche in azzurro. Perché la buona stagione in Liguria gli ha progressivamente spalancato le porte dell’Under 21 (6 presenze complessive), Europei compresi, fino all’eliminazione nei quarti (con un suo gol al Portogallo, dopo che ne aveva infilati 2 in un colpo solo all’esordio nelle qualificazioni, a novembre). Insomma: un bel profilo per l’avvenire, ma già sicuramente utile per il presente al fianco proprio del play Mandragora.
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