L’Atletico Mineiro vola in Copa Libertadores. Sotto gli occhi dei 16mila tifosi del Mineirão e quelli, attenti, del nuovo gioiello di casa, il veterano Diego Costa; sorretto dalla forza di Hulk; esaltato dalla classe di Matias Zaracho. 3-1 netto al River Plate di Gallardo, schiantato dalla notte da sogno del gemello di Lautaro al Racing Avellaneda, che andando controcorrente ha scelto di salutare l’Argentina per abbracciare il Brasile. Scelta che si sta rivelando giusta. I bianconeri hanno l’obiettivo di vincere, dichiarato, la Copa Libertadores, una Copa che parla brasiliano: se domani notte il Fluminense fa il suo contro il Barcellona SC, avremo uno stipendio FlaFlu nella prima semifinale e Atletico Mineiro-Palmeiras nell’altra. Il nuovo corso del calcio sudamericano passa dai piedi, dalla qualità, dai soldi dei brasiliani, che hanno investito tanto, tantissimo negli ultimi anni, puntando sui più talentuosi del Sudamerica e tra gli incompresi di ritorno dall’Europa. E tra i primi c’è sicuramente Zaracho.
A STUNNER from Matías Zaracho after a perfect cross from Hulk to open the scoring for @Atletico tonight against @RiverPlate! pic.twitter.com/LoqZffJ2er
— CONMEBOL Libertadores (@TheLibertadores) August 19, 2021
Prima una mezza rovesciata da urlo su assist di Hulk, poi volo acrobatico di testa per il definitivo 3-0 che fa volare il Galo nel calcio continentale. Doppietta show del classe ’98, che era stato seguito a lungo dal Milan. C’era ancora Boban al fianco di Paolo Maldini, nella sua breve parentesi rossonera da dirigente: il croato aveva avviato i contatti con l’entourage del calciatore, propenso a vestire il rossonero e raggiungere a Milano, da rivale, il suo vecchio compagno. Non si era arrivati a un punto d’incontro col Racing, che chiedeva 15 milioni di euro. E, alla fine, a sorpresa, è sbucato l’Atletico Mineiro. Che ora se lo gode e vola anche grazie alle sue magie. Ma la sensazione è che l’Europa sia solamente qualcosa di rimandato…