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Dall'affare Higuain alla Asl: Juve, col Napoli non è mai banale

Una rivalità a volte feroce, nata in tempi recenti, quella tra Juventus e Napoli. Con un evento a fare da miccia quando, nell’estate 2016, Gonzalo Higuain diventa bianconero. La Juventus versa 90 milioni per la clausola rescissoria e porta a Torino, senza che Aurelio De Laurentiis possa fare alcunché (se non incassare), l’attaccante che aveva appena stabilito il record della Serie A in materia di gol: 36 in 35 partite. Una ferita che, dal mercato, si allarga sul campo, per una rivalità in cui il pragmatismo di Massimiliano Allegri si oppone alla ricerca del gioco da parte di Maurizio Sarri. Due modi di intendere il calcio su cui si dividono gli appassionati e che, alla fine dei conti, vede prevalere l’allenatore bianconero. Il momento più intenso lo si vive nella stagione 2017-18, in cui il duello si prolunga fino alle ultime fasi del campionato. Il Napoli pensa di potercela fare quando, il 22 aprile a cinque giornate dalla fine, espugna lo Stadium al 90’, grazie a una capocciata di Kalidou Koulibaly che significa un -1 in classifica: 85 punti per la Juventus, 84 per chi insegue. Un distacco incolmabile, sette giorni dopo, per la capolista.

Nell’anticipo la Juventus espugna il Meazza con un polemico (ancora oggi) 3-2 in rimonta sull’Inter, firmato proprio da Higuain, mentre il Napoli è travolto 3-0 il giorno dopo a Firenze, con tre gol di Giovanni Simeone. È lo scudetto perso in albergo. E la scorsa stagione gli incroci sull’asse Torino-Napoli non sono mai stati banali, a cominciare proprio dalla 3ª giornata di andata. È il turno in cui il club azzurro non parte alla volta del Piemonte perché stoppato dall’Asl in piena pandemia. Una vicenda che, in sede di giudizio, vede il club azzurro cominciare sconfitto a tavolino e penalizzato e quindi concludere, dopo la decisione del Collegio di Garanzia, con la possibilità di rigiocare la partita. Che, per assurdo, viene disputata un mese e mezzo dopo la gara di ritorno, come non si era mai visto in campionato. In Serie A il bilancio è di una vittoria a testa, a fare la differenza nei confronti stagionali è la Supercoppa italiana. A Reggio Emilia la Juventus si impone con un 2-0 firmato da Cristiano Ronaldo e Alvaro Morata, in un match caratterizzato dal rigore sbagliato da Lorenzo Insigne sull’1-0. E il finale è amaro per gli azzurri che, proprio all’ultima giornata, consegnano una insperata qualificazione in Champions alla squadra di Andrea Pirlo, che vince a Bologna mentre il Napoli pareggia in casa con il Verona, abbandonando il quarto posto.

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Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a

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