La media di oltre tre reti a partita non lascia dubbi: più rischi per i difensori, attaccanti più attivi, spettacolo su tanti campi. Ma ancora manca il definitivo cambio di mentalità
Si ferma un campionato come sempre a due facce – tra chi festeggia e chi pensa alla sosta per ricaricare le batterie – con un unico dato oggettivo, inconfutabile: si segna tanto, tantissimo, sulla scia di quello che è già accaduto lo scorso anno. La media è addirittura di oltre tre reti a partita: un motivo di soddisfazione per chi, a differenza di ciò che sosteneva Brera, è convinto che il gol sia il momento di maggior spettacolarità di una gara.