TORINO – Deve ancora conquistare definitivamente la fiducia di Louis van Gaal, ma qualcosa è cambiato per Matthijs de Ligt. Nella Juventus oggi, nella Nazionale dei Paesi Bassi un domani. Alla vigilia del match con la Lettonia il selezionatore oranje ha adoperato parole importanti per il giovane difensore centrale bianconero: «De Ligt è risorto dalle tenebre. L’ho visto giocare nelle ultime due partite, ha messo in evidenza progressi reali: sono molto contento». Il ct è molto contento, ma non scardina le gerarchie finora tracciate. Come è capitato anche ieri sera, a Riga: «Per De Ligt si sta avvicinando sempre di più il momento di giocare di nuovo, ha però un concorrente incredibile come Stefan de Vrij, che ha fatto grandi cose nelle ultime tre partite. De Vrij è in forma, ma De Ligt sta tornando dall’oscurità».
De Ligt e la cura Allegri
Parole che segnano una cesura rispetto a quanto sosteneva pochi mesi fa, nel pieno dell’Europeo, un personaggio dal nome pesante come Marco van Basten «De Ligt è andato in Italia per imparare a difendere, ma non mi sembra che abbia imparato molto alla Juventus». La critica era arrivata dopo la prestazione negativa al debutto contro l’Austria, lo stesso bianconero aveva rafforzato le convinzioni dell’ex grande centravanti con la banale espulsione incassata contro la Repubblica Ceca: una volta rimasta in dieci, l’Olanda era stata mestamente eliminata agli ottavi di finale. Una lezione che De Ligt ha mandato a memoria, cominciando dal mettersi a disposizione di Massimiliano Allegri. Gli anni della prima esperienza in bianconero del tecnico erano stati dettati da cinque scudetti consecutivi ottenuti con altrettante difese meno battute in campionato.
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