TORINO – Nella settimana in cui i riflettori si sono posati sull’eleganza e sul talento di Gavi, il centrocampista del 2004 che Luis Enrique ha lanciato dal primo minuto nella semifinale di Nations League della Spagna contro l’Italia, la Juventus ha presentato al grande pubblico il coetaneo Tommaso Maressa. Nessun paragone azzardato tra i due, s’intende: il gioiellino del Barcellona pare avere i tratti del giocatore destinato a segnare un’intera generazione calcistica, inoltre i tempi di maturazione sono differenti di Paese in Paese. Chi dimostra qualità superiori alla media, in Italia, si fa generalmente largo nella trafila del vivaio da sotto età. Ecco, il 17enne bianconero di Palizzi (Reggio Calabria) ha condiviso il rettangolo di gioco con compagni e avversari più grandi di un paio d’anni, dagli esordi nella Reggina passando per il salto all’Empoli fino ad arrivare a quella Juventus di cui veste i colori dal 2019.
Alla scoperta di Tommaso Maressa
Maressa è approdato a Vinovo da mezzala, ma è stato presto reinventato come esterno d’attacco: così ha vissuto le sue prime apparizioni in Under 19 la scorsa stagione, quando era ancora un perno dell’Under 17. A proposito di esperienze sotto età. Nel test con l’Alessandria, ieri, ha ripagato la fiducia accordatagli da Allegri con il destro a giro dal limite che ha sbloccato il punteggio: un gesto tecnico dal coefficiente di difficoltà elevato, cui ha fatto seguire un timido sorriso. «Qualche anno fa dopo i gol non esultava nemmeno, perché quasi si vergognava ad attirare su di sé l’attenzione: forse anche per questo è cresciuto nel mito di Ibrahimovic, il suo esatto opposto a livello caratteriale», raccontava un paio d’anni fa papà Domenico a proposito del figlio.In tema di precocità, l’amichevole della Continassa è stata decisa in pieno recupero da un altro giovane emergente del vivaio bianconero. Ange Chibozo, classe 2003, era stato voluto nella bolla della prima squadra da Sarri – alla ripresa dopo lo stop per la pandemia – un anno e mezzo fa. Un paio di seri infortuni ha rallentato l’esplosione del 18enne nato in Benin, che però quando scende in campo non perdona: quattro gol nelle prime quattro partite con l’Under 19 in questa stagione, prima di un cartellino rosso costatogli tre turni di squalifica. E una rete anche ieri di fronte all’Alessandria, con un morbido scavetto che ha dato un bacio alla traversa e deciso la partita. Un punto di (ri)partenza per Chibozo, arrivato a Milano dall’Africa insieme alla mamma e su- bito finito nel mirino del- le big: l’Inter l’aveva coccolato, ma mai tesserato per problemi burocratici, così è stata la Juventus ad ottenere la sua firma dopo mezza stagione nell’Under 15 della Giana Erminio, rigorosamente da sotto età, impreziosita da otto reti. Quelle non se l’è mai fatte mancare.
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