UDINE – Daniele Padelli, ospite negli studi di Udinese tv, è tornato ad analizzare la gara di domenica tra Udinese e Bologna, finita 1-1 dopo un primo tempo in cui i friulani hanno sofferto: “È stata una partita particolare – spiega il portiere bianconero – nel primo tempo non l’abbiamo affrontata nel migliore dei modi e avremmo meritato di prendere gol. Nell’intervallo ci siamo confrontati e abbiamo reagito: il mister insistito molto nel rientrare e attaccare. Questo è un bel segnale, vuol dire che la squadra ha carattere. Cambiare il modulo? Dal punto di vista tattico non so se siamo ancora pronti. Dal punto di vista dei giocatori sicuramente, abbiamo tanti giocatori forti. Oggettivamente mi sembra prematuro parlare di svolta. È un gruppo nuovo, bisogna dare il tempo ad alcuni ragazzi di sentirsi la titolarità addosso, perché giocare da titolari in Serie A è diverso. Dobbiamo essere pazienti e fidarci dei giocatori, nessuno scende in campo per perdere“.
“Il mio ruolo? Spronare i compagni”
Il ruolo di dodicesimo, già sostenuto nell’Inter, non sembra pesare al portiere bianconero, che ha grande stima del titolare Silvestri: “Ho 36 anni – sottolinea Padelli – ho un bella esperienza alle spalle e ho vissuto diversi spogliatoi. Quando arrivi ad una certa età ti metti a disposizione in toto, sia sul campo sia fuori, per la squadra. Alcuni giocatori vanno spronati un po’ di più, alcuni in un modo particolare e questo è il mio ruolo. Silvestri è veramente forte, secondo me l’Udinese ha fatto un acquisto incredibile. È un ottimo ragazzo, un lavoratore, ha qualità importanti e ci ha salvato in diverse occasioni“. In chiusura, Padelli offre una lettura molto onesta del gol di Beto che ha regalato il punto all’Udinese, parlando anche delle qualità del compagno: “Beto – afferma – mi piace perché è un attaccante strutturato. Mi piace molto il suo carattere, non molla mai. A mio avviso ha tante qualità e lavora tanto per migliorarle. È un soggetto importate per il futuro della squadra. Parlando da portiere secondo me andava fischiato il fallo nel goal di Beto. Se il portiere non riesce a dare lo slancio con il ginocchio non può saltare. E un portiere senza salto non può parare“. Chapeau.