HANDANOVIC 6 Controlla con qualche apprensione la sberlaccia di Morata e, per sua fortuna, Dzeko riesce a contrastare Alex Sandro sulla ribattuta. Reattivo pure nella ripresa su una rasoiata di Dybala.
SKRINIAR 6.5 Mostra il suo biglietto da visita alla difesa bianconera dopo quattro minuti, quando svetta di testa sul cross di Calhanoglu e regala il primo brivido della serata a Szczesny. Mette il piede pure nell’azione del gol, consegnando il pallone in posizione da sparo a Calhanoglu, a dimostrazione di quanto con Simone Inzaghi i difensori centrali siano diventati protagonisti pure negli schemi d’attacco. Dietro, al solito, è inappuntabile.
DE VRIJ 6 La squadra mostra fi nalmente equilibrio e le giuste distanze tra i reparti, il che lo aiuta a governare al meglio la difesa. Frizzante il duello tra granatieri con Morata, su cui riesce a limitare i danni.
BASTONI 6 Dopo la notte delle streghe a Roma, ritrova il posto tra i titolari e, complice un atteggiamento più accorto da parte della squadra in fase difensiva, torna il centrale che sapeva distillare soltanto sicurezza un campionato fa.
DARMIAN 6.5 All’Olimpico era stato il migliore della compagnia e Inzaghi aveva pensato bene di metterlo sotto una teca proprio anché si presentasse tirato a lucido con la Juve. Precauzione che ha dato i suoi frutti, considerato il suo apporto in fase difensiva e l’accortezza da vero professore che mostra ogni qual volta decide di spingere sull’acceleratore nella metà campo avversaria. Dopo l’ingresso di Dumfries, chiude a sinistra: ci fosse stato lui su Alex Sandro, sarebbe finita 1-0 per l’Inter…
BARELLA 6.5 È sempre la “Grande Anima” dell’Inter e non lo frena neppure l’ammonizione presa nel fi nale del primo tempo per aver atterrato Alex Sandro (che, poco dopo, contraccambia il favore…). Pressa, corre, riparte e dà sempre l’idea di poter combinare qualcosa di importante all’interno della partita. Una delizia per Roberto Mancini, spettatore alquanto interessato in tribuna. Vecino (45’ st) ng.
BROZOVIC 6 Kulusevski è fastidioso come una mosca tze-tze, però la sua presenza non basta per arginare la sua propensione a disegnare geometrie.
CALHANOGLU 6.5 Il problema accusato da Vidal gli spalanca un’autostrada verso la maglia da titolare e lui capitalizza al meglio la grande occasione, considerato che dalla prima di campionato con il Genoa non era così pimpante e centrale nelle operazioni. Punta dell’iceberg della sua prestazione, ovviamente, il destro a serramanico che centra il palo alla sinistra di Szczesny trasformandosi in un cioccolatino da scartare per Dzeko. Gagliardini (16′ st) 6 Fa legna.
PERISIC 6.5 Ritrova Cuadrado e i pensieri di San Siro nerazzurro vanno al rigore che ha deciso l’ultimo derby d’Italia allo Stadium. Il duello fa scintille ma lui, con la sua fi sicità, recita da attore protagonista, confermandosi tra gli interisti più in forma e con più cattiveria (in tal senso fa specie vederlo rimproverare un giovane raccattapalle perché “reo” di non avergli restituito immediatamente il pallone su una rimessa laterale). Nella ripresa patisce la verve di Chiesa ma trova comunque il tempo di sfi lare via il pallone a Cuadrado e vola via, ma il suo destro bacia il primo anello verde. Dumfries (27′ st) 4 Con un maldestro calcione ad Alex Sandro complica terribilmente la corsa scudetto dell’Inter. Errore da matita blu.
DZEKO 7 “El segna semper lü”. L’omaggio in dialetto milanese dedicato ai tempi dai tifosi a Maurizio Ganz calza come un vestito su misura per l’uomo planato a San Siro per sostituire Romelu Lukaku. Compito che Edin sta svolgendo benissimo, considerato che in casa fi nora ha sempre segnato in campionato e che in 9 giornate ha raggiunto quota 7 gol, tanti quanti ne aveva segnati a Roma nell’ultimo torneo, ma in 27 presenze. Finché dura, è una goduria per i loggionisti nerazzurri.
MARTINEZ 5 Non ci fosse Dumfries, sarebbe il peggiore per distacco. Per un tempo sembra l’imbucato alla festa, considerato che non la piglia mai. Lievita nella ripresa ma le sue sgroppate non partoriscono grattacapi per la difesa bianconera. E alla fi ne il suo report recita 22 palloni giocati, 10 persi, uno score degno dell’Icardi nelle notti di luna storta. Sanchez (27′ st) 6 Prova a dare la scossa.
ALL. INZAGHI 6 Perde Vidal, che partiva favorito su Calhanoglu per giocare, a causa di un attacco infl uenzale. Contrattempo che accorcia ulteriormente le scelte pure in ottica sostituzioni (in attacco era già fuori dai giochi pure Correa). La vittoria sfugge per l’erroraccio di Dumfries e lui fi nisce fuori per uno scatto d’ira con tanto di pettorina lanciata in campo: impossibile per Mariani non estrarre il cartellino rosso