I conti rossoneri vanno letti positivamente non solo per il dimezzamento della perdita (a quota 96 milioni) ma anche e soprattutto per il trend e per la politica d’investimento della proprietà
A leggere l’ultima riga del conto economico 2020-21 del gruppo Milan – meno 96,4 milioni – non verrebbe in mente di dare una valutazione positiva sui conti rossoneri. Anzi, potrebbe suonare come paradossale. Ma basta compiere un’analisi più approfondita, osservare le tendenze, valutare il contesto dell’industria calcistica, ricordare a che punto si trovava il club ai tempi del misterioso Li Yonghong, e allora il “sentiment” cambia.