L’autore del primo gol del Sassuolo alla Juve nel colpo degli emiliani allo Stadium è cresciuto nelle giovanili della Lazio assieme a Scamacca. Leva, suo primo allenatore: “Non amava i rimproveri. Dovevo prenderlo da parte per fargli capire che non ce l’avevo con lui”
Un Tango di cuoio e pane e Nutella. Davide Frattesi lo inquadravi così, almeno a dieci anni. “Un piccolo guerriero, anche se a volte metteva il muso”. Questione d’orgoglio. “Non amava i rimproveri. Dovevo prenderlo da parte per fargli capire che non ce l’avevo con lui”. Di sicuro lo fa anche mister Dionisi, che ogni tanto lo striglia perché si scorda l’equilibrio. “Da ragazzino era uguale. Partiva a testa bassa e si infilava in mezzo ai centrali”. Un remake di “Prova a Prendermi”. Ce l’ha raccontato Emiliano Leva, direttore generale dell’Atletico Morena, primo allenatore di Frattesi alla Lazio insieme a Scamacca. “Ce li ho avuti tre anni”.