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Allegri alza l'asticella: la Juve vince ma lui si arrabbia lo stesso

Una serata di quelle che piacciono a Massimiliano Allegri. In cui la sua squadra è “sul pezzo”, feroce nell’annullare l’avversaria, ordinata e compatta a livello tattico. La Juventus vince con merito a Roma ma, pur in 90′ di alto profilo, il tecnico trova comunque il modo per arrabbiarsi. Lo si vede in maniera plastica sul campo, quando prima entra per un cazziatone a Cuadrado (meritandosi l’ammonizione) e quindi correndo fianco a fianco di Kulusevski lungo l’out per urlargli la soluzione migliore: «Cuadrado? Quando hai un uomo a terra moribondo (Rabiot, ndi) non fai un colpo di tacco. Kulusevski? Invece di andare sulla bandierina ha tentato il dribbling. Bisogna stare attenti fino alla fine, prendere gol non è bello: poi gli altri mettono palla in mezzo ed è casino».

Questione offensiva e difensiva

Una questione offensiva, ma anche difensiva: «Queste partite vanno chiuse prima, invece abbiamo sbagliato spesso l’ultimo passaggio. A volte, poi, siamo andati in sei in contropiede e sulla loro ripartenza siamo finiti uno contro uno. I miei hanno potenzialità offensive, quando possiedi le opportunità sottoporta devi sfruttarle, ma è un processo di crescita. Io non ho mai visto grandi squadre vincere con supponenza e superficialità, devi avere rispetto per gli avversari, chiunque siano. Noi abbiamo perso tanti punti con medio-piccole per mancanza di rispetto».

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