MILANO – Non sarà di certo la prima sconfitta stagionale a far cambiare opinione sul lavoro di Stefano Pioli al Milan. La gara di Firenze, però, ha messo in luce che anche il tecnico rossonero ha commesso degli errori, certamente meno gravi di quelli che in campo hanno regalato due reti agli avversari e che hanno impedito al Diavolo di mettere a segno i gol che sarebbero valsi punti importanti in ottica classifica. Più che di errori, però, forse nel caso del tecnico la parola corretta è “calcoli”: l’Atletico Madrid è alle porte e, anche se a Pioli non va di fare certi discorsi, l’idea di tenere a riposo Tomori e Romagnoli nella sfida del Franchi è stata dettata anche dall’esigenza di non affaticare troppo i difensori rientrati dagli impegni internazionali o in non perfette condizioni fisiche. Perché anche gli infortuni hanno avuto il loro peso: per una squadra che deve lottare su due, se non tre (comprendendo la Coppa Italia), fronti, le tante defezioni dell’ultimo periodo hanno certamente pesato sulle scelte del tecnico. Che però rimane uno dei valori aggiunti di questo Milan di nuovo in lotta nelle posizioni di vertice della Serie A.
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