ROMA – Ritrovato il buon umore grazie alle vittorie contro il Genoa e lo Zorya Luhansk, José Mourinho si prepara alla sfida casalinga di domani contro il Torino di Ivan Juric. La Roma dello Special One cerca continuità di rendimento: “E’ una partita difficile – le parole di Mourinho nella conferenza stampa della vigilia – il Torino è una squadra che difende molto bene con uno stile suo. Non un modo unico perché lo fanno anche altre squadre, ma sono un bell’esempio di questo stile di gioco difensivo e non è facile. Non concedono tanti gol e opportunità, è veramente difficile, avremo bisogno di una partita di grande qualità offensiva per riuscire a fare gol”. L’allenatore portoghese non si sbilancia sulla possibilità di giocare a tre, come ha fatto nelle ultime uscite, o a quattro in difesa: “In questo momento la situazione migliora rispetto alle opzioni che abbiamo. Col Covid di Cristante e Villar e la squalifica di Veretout, il problema si è trasferito sul modulo. Il problema si è trasferito dai terzini al centrocampo. Mancano due titolari e Villar, un’opzione di qualità. Ma abbiamo un’opzione chiara di giocare a 4 o a 5 e prima no: senza terzini potevamo giocare in un solo modo“.
La passione dei tifosi della Roma
Domani lo stadio sarà quasi pieno, ma Mourinho non è meravigliato dalla passione dei tifosi della Roma: “La passione la conoscevo. Tutto questo amore per la squadra del cuore me lo aspettavo. L’ho sentito dal primo giorno. Però la cultura in Italia, prettamente in quella che ho conosciuto prima, non ha paragone con il calcio inglese dove ogni partita, con freddo, caldo o neve, era sempre con il tutto esaurito. In questo momento sento un piacere molto grande. C’è un’evoluzione positiva. I nostri tifosi hanno visto solo vittorie in casa? No, abbiamo perso, abbiamo giocato bene e così così, ma loro vanno allo stadio e hanno sempre una squadra che gioca per se stessa e per loro. Questo al tifoso fa sentire connessione, empatia. Questa è la ragione per cui la gente anche in Conference League, che quando comincia non è una competizione che innamora, era presente all’Olimpico. Per noi non è più facile giocare, ma più bello. Il calcio è così. Se abbiamo qualche responsabilità in questa positività piace anche a noi“. Poi lo Special One torna a parlare delle possibili soluzioni tattiche: “Mancini può giocare mediano? Certo! Principalmente perché fin questo momento abbiamo i quattro centrali disponibili. Se tocca a qualcuno di loro fare questo sacrificio, lo faranno. Ibanez ha già giocato terzino sinistro. Se Mancini giocherà a centrocampo lo farà. Ci sono cose impossibili da fare come mettere Zaniolo terzino o Vina attaccante. Ma ci sono giocatori come Mancini, Mkhitaryan e Ibanez che sono multifunzionali. E’ importante avere giocatori così in rosa. Anche la disponibile è importante. Mancini ha già giocato a centrocampo”.