VENEZIA – “L’Inter è squadra straordinaria, ma il Venezia ha dimostrato di non essere mai domo: questa è la valutazione più positiva che porto a casa dopo questa partita“: Paolo Zanetti mostra orgoglio per la prestazione del suo Venezia nonostante la sconfitta con i nerazzurri di Simone Inzaghi. I lagunari hanno provato a fare il loro gioco, riuscendoci per larghi tratti del match: “Ci è mancata qualità negli ultimi 30 metri – ha spiegato il tecnico arancioneroverde ai microfoni di Dazn – dove siamo arrivati con ottime trame di gioco palla a terra, ma poi siamo mancati nel momento in cui c’era da creare la situazione pericolosa. Quello che ci manca davvero è l’esperienza: siamo all’inizio del nostro percorso, forse nessuno ci avrebbe dato questi punti arrivati alla quattordicesima giornata. Non dimentichiamo che abbiamo tanti giovani che non sono abituati ad un campionato così difficile come la Serie A“.
“Siamo stati una vera squadra”
Tanti giovani che, però, stanno dimostrando di valere il massimo campionato: “Siamo lontani dall’Inter a livello tecnico – ammette Zanetti – ma oggi abbiamo giocato da squadra: questo ci può portare al nostro obiettivo che è la salvezza. Ci deve essere il coraggio di giocare a viso aperto anche queste partite, nonostante quasi tutte le domeniche ci troviamo di fronte squadre di grande valore. In campo sono andati tanti ragazzi nati negli anni 2000 e ne avevo altri in panchina, per loro è stata una bella esperienza senz’altro utile per crescere. In campo c’era solo Caldara con esperienza in Serie A. Nonostante questo siamo stati più che dignitosi: siamo stati squadra, come avevo chiesto ai ragazzi“. Avendo affrontato le prime tre della classe, Zanetti è il più indicato per tracciare un profilo della lotta scudetto: “Napoli e Milan hanno un gioco simile – spiega – mentre l’Inter ha anche fisicità: l’unione del lavoro di Conte e di Inzaghi sarà un valore aggiunto. Queste sono le tre squadre che si giocheranno lo scudetto, ma i nerazzurri possono fare bene anche in Europa“.