La responsabile legale della cooperativa “Be Free”, che si occupa di violenza di genere: “L’insidiosità e la rapidità del gesto, a cui non si è in grado di opporre resistenza, configura il reato. La vittima si può costituire parte civile e chiedere l’esatto risarcimento del danno”
“Palpeggiare è un reato? Sì, la legge 66 del 1996 che lo stabilisce è piuttosto datata ma supera la divisione fino ad allora esistente fra atti di libidine violenta e di congiunzione carnale”. Lo dice l’avvocatessa Carla Quinto, che è anche responsabile legale della cooperativa sociale Be free che si occupa di violenza di genere.