Avanti di due reti dopo un’ora di gioco, il Napoli si fa riprendere nel finale dal Sassuolo che sfiora anche l’impresa di ribaltare un match che sembrava già scritto vedendosi annullare a tempo scaduto il gol del sorpasso per un fallo di Berardi. L’amarezza di Spalletti, espulso nel finale per proteste, è tangibile: “Gli infortuni? Sono calciatori forti, che possono dare tranquillità alla squadra per quanto riguarda la gestione della partita – ha detto il tecnico a Dazn – Quando il Sassuolo è tornato con forza dopo il 2-0, non siamo riusciti a far girare il pallone. Dovevamo fare qualcosa e non ci siamo riusciti. Loro sono forti”.
Spalletti spiega il motivo delle proteste
“Fabian? Mi ha chiesto altri due minuti prima del cambio e in quei due minuti ha avuto un problema all’adduttore. Anche Koulibaly ha qualche problema, diventa difficile un recupero. Valuteremo perché i medici sono di primissima qualità. Insigne ha un polpaccio indurito, era a rischio di farsi male e l’ho cambiato. Anche lui era d’accordo. È mancata la possibilità di palleggiare un po’, questa qualità di gestire quando riconquistavamo palla nel loro forcing finale. Lì loro hanno costruito l’aggressione finale per pareggiarla, bisogna fargli i complimenti. Sono stato espulso perché ho protestato per quel fallo che poi è stato invertito (la punizione del 2-2, ndr): era fallo su Rrahmani, ‘picchiato’ sul ginocchio sinistro. Ho protestato in maniera molto reattiva. Gli altri allenatori vanno spesso a recriminare con gli arbitri”.