TORINO – Basta scommesse, ora ci vogliono certezze. Perché in questi ultimi due anni gli “azzardi” del direttore sportivo Davide Vagnati si sono rivelati un flop mentre l’usato sicuro, dove non c’è bisogno del lavoro degli osservatori, sta portando risultati. […] Basta scommesse e più certezze, dicevamo. Perché sui giovani Cairo ha investito senza ottenere risultati confortanti. Si è cominciato lo scorso anno con Amer Gojak, ricordate? Il centrocampista bosniaco in questo momento non è titolare neppure nella Dinamo Zagabria: per sua fortuna il Toro non aveva l’obbligo di riscatto. Ma ce ne sono altri, stavolta costosi. Mergim Vojvoda, per esempio, terzino kosovaro acquistato dallo Standard Liegi e pagato 5 milioni e mezzo: non si può dire (vedi anche la partita con l’Empoli) che sia il valore aggiunto del Toro. Lo stesso David Zima, 5 milioni di spesa, dopo un inizio promettente fatica a progredire: qui, comunque, val la pena insistere. […]
La necessità di certezze
[…] Ecco perché da adesso in poi ci vogliono giocatori subito pronti. E gli esempi sono sotto gli occhi di tutti. Lo scorso anno a gennaio furono presi Mandragora e Sanabria e i due, protagonisti ancora oggi, avevano contribuito in maniera determinante alla salvezza dei granata che avevano già un piede in serie B. Si tratta di elementi con i quali costruire un futuro importante. E anche i vari Praet, Brekalo e Pjaca fanno parte di quei giocatori che ti permettono di affrontare gli avversari a testa alta. Tutti e tre costano, e neppure poco, ma se stanno bene fisicamente hanno i numeri per fare la differenza e andranno riscattati. […] Per i granata è arrivato il momento di accelerare.
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