Il giorno dopo brucia ancora. Quelli di ieri sera sono stati novanta minuti d’inferno per il Milan, che in un attimo è passato dal puntare gli ottavi di Champions al non qualificarsi nemmeno per l’Europa League. Con il ko a San Siro contro il Liverpool i rossoneri sono scivolati al quarto posto del girone dove insieme ai Reds ha fatto festa l’Atletico Madrid di Simeone; il Porto, terzo, va in Europa League.
IL DFENSORE – Il Milan è fuori da tutto. E quei 20 milioni previsti per la qualificazione agli ottavi sono sfumati. Però i rossoneri qualcosa nel mercato di gennaio devono farla, e anche senza l’entrata ‘extra’ Maldini e Massara sono già al lavoro per rinforzare la rosa di Pioli per continuare a lottare sugli altri due obiettivi rimasti. Dopo il brutto ko di Kjaer – stagione finita – la priorità è sicuramente quella di andare a prendere un difensore. Dopo l’eliminazione di ieri, la società potrebbe pensare di fare un investimento meno oneroso nella sessione invernale per poi spendere qualcosa in più in estate in quel ruolo.
IN ATTACCO – L’atro rinforzo di gennaio potrebbe arrivare per l’attacco. Lì davanti la situazione è questa: Ibra 40 anni, Giroud 35 e Pellegri è un classe 2001 ma da anni alle prese con problemi fisici. Ed è proprio questo l’aspetto convince poco la dirigenza nelle valutazioni sull’ex attaccante del Genoa. Pioli ha provato a dargli una chance da titolare contro la Salernitana, ma dopo un quarto d’ora è stato costretto a uscire per un problema all’adduttore. Chance sfumata e un futuro sempre più lontano da Milano, che potrebbe pescare un attaccante dal mercato per avere più garanzie: niente grandi nomi per ora, l’idea è quella di un rinforzo low cost per avere un’alternativa ‘più pronta’ a Ibra e Giroud, soprattutto se il giocatore di proprietà del Monaco dovesse lasciare il Milan già il mese prossimo (QUI i dettagli). Poi, a giugno, si potrà andare a caccia del top player. Per un Milan fuori dall’Europa, ma già al lavoro per concentrarsi sul campionato.
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