VENEZIA – “La partita con il Verona può andare a rappresentare per noi un fardello, o, in alternativa, un’occasione di maturazione da cui trarre esperienza. La strada che noi abbiamo scelto è la seconda, perché dal giorno successivo a quella sconfitta tutti hanno voltato pagina con la volontà di ripartire”. Lo ha dichiarato Mattia Collauto, direttore sportivo del Venezia, ai microfoni del sito ufficiale dei lagunari: “Di quella partita ci sono anche delle cose che abbiamo fatto molto bene, ad esempio nel primo tempo abbiamo dimostrato di essere una squadra che vale la Serie A, mettendo in difficoltà i gialloblù come raramente era accaduto nel corso di questa stagione. Poi nel secondo tempo per una serie di fattori, in primis l’inesperienza, è andata come tutti sappiamo. Il calcio è questo, regala emozioni in entrambe le direzioni. Dobbiamo essere in grado di affrontare le difficoltà, non solo ora, ma anche in futuro, perché questa società sta attraversando un iter di crescita in cui queste dinamiche sono funzionali al percorso stesso. Io sono convinto che questi ragazzi che ci daranno soddisfazioni, la squadra è quella che il Club vuole vedere perché cerca di proporre il proprio gioco e dà tutto sia nelle vittorie che nelle sconfitte”.
Dobbiamo crescere
“Ciò che ci serve è la continuità – afferma Collauto – dobbiamo crescere e dobbiamo farlo traendo degli insegnamenti da batoste quali quella della scorsa partita. Siamo una squadra giovane, e l’unica strada che conosciamo per fare esperienza passa dal rettangolo di gioco. Noi dobbiamo imparare a gestire i momenti chiave, i fatti dicono che se in alcuni casi ci fossimo riusciti parleremmo oggi di un’altra classifica. La squadra sta facendo ottime cose, ma ci manca qualche punto per quello che è stato un nostro demerito, perché in certe situazioni non abbiamo saputo per l’appunto gestire il risultato, mi riferisco ad esempio alle gare con lo Spezia, con la Salernitana, e certamente anche a quest’ultimo match con il Verona. Io credo che se il Venezia avesse avuto qualche punto in più ad oggi, nessuno si sarebbe stupito, o avrebbe avuto alcunché da ridire”.
Juve squadra di campioni
“L’unica cosa che dobbiamo fare è lavorare con umiltà, perché questa è la strada che ci ha portato a fare fino ad ora molte belle cose. Sabato – chiude Collauto – sarà una partita veramente difficile, contro una squadra di campioni, ma abbiamo l’obbligo di andare a guardarli in faccia e giocarcela”.