Ritrovata la fascia e nominato miglior difensore dell’anno, l’azzurro con altri due anni e mezzo di contratto verso un ruolo da traghettatore nel futuro. Tra gli anni che passano per Chiellini e le esigenze di mercato di De Ligt, le necessità di lungo termine vanno oltre l’urgenza di un sostituto di Alex Sandro a sinistra
Se il marchio degli ultimi due mesi positivi della Juventus è stata la difesa, Leonardo Bonucci ne è il volto: fresco di premio come miglior difensore dell’anno ai Globe Soccer Awards, in queste otto partite della rimonta per tre volte ha indossato anche quella fascia di capitano che le battute estive con Allegri sembravano avergli negato (e altre tre volte l’ha poi indossata anche in Champions, complici le assenze di Chiellini e Dybala). Con Chiellini aggrappato all’obiettivo Qatar prima di chiudere la carriera e con De Ligt tirato per la giacchetta, anzi per la maglia, lontano da Torino da Raiola, il punto di contatto tra la difesa dei successi e quella del futuro si chiama Bonucci, non per esclusione ma per gradi conquistati sul campo.