Dopo la decisione del Consiglio dei ministri di ridurre la capienza degli stadi dal 75 al 50%, causa variante Omicron, i club corrono ai ripari con la sospensione momentanea della vendita dei biglietti per le prossime partite. Dalla Juventus al Bologna, passando da Roma, Inter e Napoli, è un susseguirsi di comunicati in cui si annuncia il blocco dei tagliandi «in attesa di ulteriori delucidazioni e conferme». Non solo. La pandemia fa slittare anche la Supercoppa italiana tra Inter e Juventus, in programma a San Siro giovedì 12 gennaio. Le due squadre sono infatti d’accordo a posticipare la gara in primavera, quando ci saranno meno contagi (anche tra i giocatori, che avrebbero rischiato di saltare ) e si potrà così arrivare a una capienza del 70 o addirittura del 100% dello stadio, con una cornice di tifosi consona a una sfida che mette in palio una coppa. Salvare lo spettacolo, ma anche i conti: con la metà del pubblico a soffrire sarebbe l’incasso, con mancati ricavi stimati in almeno 1,5 milioni. A spingere per il posticipo anche gli sponsor che non vogliono un’edizione sottotono proprio per l’assenza di metà pubblico. Per l’ufficialità manca soltanto l’ok della Lega, che per ora «conferma la data del 12 gennaio salvo diverse decisioni che dovesse assumere il Consiglio»: attende la richiesta scritta delle due squadre per ratificarla nel prossimo Consiglio. Semmai il problema sarà trovare una data disponibile ad aprile o a maggio, tra impegni di Champions e di Coppa Italia. Verrà fissata quando si conoscerà il destino delle due squadre: se entrambe dovessero andare avanti nelle due competizioni la prima data disponibile sarebbe il 18 maggio.
Stop alla vendita di biglietti
Il decreto con le nuove restrizioni entrerà in vigore dal 10 gennaio, ma la stretta sugli impianti sportivi avrà effetto immediato, fin dalla ripresa del campionato con le prime due giornate del girone di ritorno, il 6 e il 9 gennaio. «La vendita dei biglietti delle gare contro Napoli, Udinese e Sampdoria è sospesa – scrive la Juventus -. Nei prossimi giorni verranno date ulteriori informazioni circa le modalità d’accesso alle prossime partite per chi è già in possesso del tagliando»: si tratta delle tre gare (due di campionato e l’ottavo di Coppa Italia) che la Juventus disputa in casa nel mese di gennaio. Stop alla vendita dei tagliandi anche da parte della Roma per le tre gare interne contro Juventus, Cagliari e Lecce. Ma all’Olimpico c’è un problema in più: la società giallorossa, per il big match contro i bianconeri, ha già venduto 42 mila biglietti (compresi gli abbonati), 12 mila in più rispetto alla nuova capienza dell’impianto che, al 50%, può contenere soltanto 30 mila spettatori. In questo caso il club dovrà rimborsare l’eccedenza dei biglietti venduti. Il Napoli invece ha bloccato la compravendita non soltanto delle partite contro Sampdoria e Fiorentina (mini-abbonamenti), ma anche di quella di Europa League contro il Barcellona, il 24 febbraio, «per poter predisporre un nuovo riallineamento della mappa dei posti a sedere». L’Atalanta ha fermato la vendita dei tagliandi per la sfida dell’Epifania con il Torino, stessa decisione da parte dell’Inter, che a gennaio ospiterà la Lazio il 9 in campionato, l’Empoli il 19 in Coppa Italia e il Venezia il 22 in campionato. La Samp ha sospeso la vendita per il match contro il Cagliari, il Bologna per la gara contro l’Inter, la Lazio per sfida contro l’Empoli. Il Venezia, infine, ha fatto sapere che la prevendita per la partita contro il Milan in programma domenica 9 partirà da lunedì. Per entrare allo stadio sarà necessario possedere il super green pass, la mascherina Ffp2 e gli spettatori saranno sistemati a scacchiera.