In una delle giornate di Serie A più caotiche degli ultimi anni, con partite non disputate e giocatori indisponibili a causa del Covid, il Milan si prende tre punti importantissimi contro la Roma e continua la sua rincorsa ai cugini dell’Inter, al momento distaccati di un solo punto in attesa della decisione del Giudice Sportivo sul pomeriggio del Dall’Ara. Giroud, Messias e Leao i marcatori nel 3-1 ai giallorossi di Mourinho, in gol con Abraham e senza gli espulsi Kardsorp e Mancini per la sfida di domenica contro la Juve. Ibra in chiaroscuro: entra nel finale, mette a referto un assist ma fallisce un rigore in pieno recupero.
Giroud a segno su rigore
Mourinho torna a San Siro dodici anni dopo, ma l’avvio è tutt’altro che benevolo. Il Milan, nonostante le positività al Covid, è padrone del campo e mette le cose in chiaro sin dai primi minuti. Giroud sblocca all’8’, trasformando il calcio di rigore che il Var assegna alla squadra di Pioli per il tocco di mano di Abraham sulla conclusione di Theo Hernandez, mentre al 16’ il disastro difensivo di Ibanez spiana la strada al palo dell’ex attaccante del Chelsea e soprattutto al facile raddoppio di Messias. Zaniolo tenta di far rientrare in partita la Roma, chi ci riesce però è Abraham: l’inglese trova la deviazione vincente sul tiro dalla distanza di Pellegrini (40’) e regala un finale di primo tempo ad alta intensità, caratterizzato da cartellini (anche un rosso al team manager del Milan) e tanto nervosismo.
Karsdorp e Mancini saltano la Juve
Nella ripresa si accende l’estro di Brahim Diaz, che dal nulla s’inventa un capolavoro che la traversa strozza, ma il migliore in campo è sicuramente Maignan: parate su parate, compresa l’ennesima su Abraham che consente ai rossoneri di restare ancora avanti. Al 74’ l’episodio che fa calare il sipario sul match: Karsdorp aggancia Theo Hernandez e lascia la Roma in dieci. Il resto è totale controllo (super legno del grande ex Florenzi su punizione) e nuovo ruggito, con Ibra che entra e piazza l’assist che porta Rafa Leao al tris definitivo (82’). Emozioni anche nel recupero: Mancini stende l’autore del terzo gol rossonero e segue Karsdorp negli spogliatoi, poi Zlatan manca il penalty del possibile poker.