ROMA – “Lo scontro con Pussetto? Neanche io mi ero accorto perchè guardavo la palla, mi ha fatto un collaudo, ma alla fine mi sono rialzato prima io di lui nonostante i 40 anni di differenza (ride, ndr)”. Maurizio Sarri sorride quando ripensa alla botta presa durante Lazio-Udinese. Il sorriso diventa più ampio quando, ai microfoni di Lazio Style Channel, racconta la vittoria dei suoi e l’accesso ai quarti di finale: “La gara si poteva chiudere prima, nel primo tempo abbiamo avuto molte occasioni. Nel secondo tempo la gara è stata più fisica e quando la tiri per le lunghe con queste squadre così fisiche è sempre un problema. Siamo stati bravi, a differenza della gara di campionato non gli abbiamo concesso ripartenze. Bello spirito di squadra da parte di chi è subentrato e da parte dei giovanissimi. Ho visto una prestazione positiva e un bello spirito. In questo momento sembriamo in grande crescita: una squadra che soffre e lotta di più, le motivazioni siano salite e si vede in campo un altro tipo di determinazione”.
La lamentela di Sarri
“Quello che succede con questi calendari è sempre difficile dirlo, è un terno al lotto. Nella stessa manifestazione noi abbiamo giocato questa settimana e l’Atalanta una settimana prima. Zaccagni ha avuto una botta alla caviglia. Ha più possibilità lui per sabato rispetto a Pedro che ha un problema muscolare. Vediamo in questi tre giorni quante energie riusciamo a recuperare. Muriqi? Da un po’ di tempo non giocava, ha fatto un primo tempo di discreto livello, dopo è un po’ calato. Ciro era un po’ acciaccato e quindi fargli fare tutta la gara non era logico. Ma i ragazzi hanno risposto tutti bene”.